Per il terzo anno consecutivo Gardaland Resort ha ottenuto la certificazione “rifiuti zero” rilasciata da AENOR Italia, ente di certificazione internazionale che valuta la gestione e la valorizzazione dei rifiuti secondo criteri rigorosi e trasparenti.
Nel 2025, anno del 50esimo anniversario di Gardaland, il resort ha raggiunto il traguardo di valorizzare quasi il 96% dei rifiuti prodotti, potenziando le attività di riciclo e riuso e confermando l’efficacia straordinaria del suo sistema di gestione dei rifiuti. Partendo dalla gestione dei rifiuti nei punti ristoro fino alla differenziazione dei materiali tecnici Gardaland Resort si è distinta negli anni come il primo parco divertimento in Italia a ottenere questi risultati.
I dati aziendali indicano che nel 2023 – anno di prima certificazione – il parco ha raggiunto circa il 93,2% di rifiuti valorizzati, saliti al 97% nel 2024 e attestati al 96% nel 2025. Si tratta di percentuali tra le più alte registrate a livello mondiale tra i siti certificati AENOR Italia.
“Il risultato raggiunto – ha dichiarato Alberto Giacomello Head of Environment, Sustainability and Landscape di Gardaland Resort – rappresenta per noi non solo un traguardo, ma un impegno continuo verso la sostenibilità. Aver superato per il terzo anno consecutivo il 90% di valorizzazione dei rifiuti è motivo di grande orgoglio, soprattutto perché frutto di una gestione autonoma resa possibile dal nostro Centro di Stoccaggio. Questo ci consente di ridurre l’impatto ambientale e i costi, ottimizzando i flussi e diminuendo il numero di trasporti su strada”.
“Ottenere la certificazione ‘Rifiuti Zero’ implica l’adozione di pratiche avanzate di recupero, evitando che i rifiuti vengano destinati a discarica o smaltiti in modo irresponsabile, con conseguenti impatti ambientali sulla comunità – ha dichiarato Pierpaolo Arca, direttore generale di AENOR Italia -. “La conferma della certificazione per il 2025 rappresenta un chiaro impegno di Gardaland Resort verso l’adozione delle migliori pratiche di recupero, proseguendo con determinazione nel percorso verso l’economia circolare”.


