Il Presidente del Consiglio dei Ministri, in data odierna, ha assegnato gli encomi e le onorificenze ai tutori delle forze dell’ordine e della protezione civile che si sono contraddistinti, nella stagione estiva corrente, per l’impegno contro i focolai d’incendio verificatisi nel Paese: “Doteremo lo Stato di un’autonoma flotta di velivoli per garantire azioni sempre di tempestive di prevenzione e contrasto di questo tipo di eventi calamitosi”
Rama ha partecipato alla cerimonia nazionale di gratitudine organizzata per assegnare medaglie e premi a tutte le forze, componenti istituzionali, uomini e donne che, nei mesi e nelle settimane passate, hanno svolto un ruolo decisivo nelle operazioni di soccorso antincendio: “Mi inchino e ci inchiniamo con rispetto innanzi a tutti coloro che hanno combattuto gli incendi. La battaglia contro il fuoco, che ha devastato vasti territori del Paese negli ultimi due mesi, è stata una lunga cronaca di febbre, ferite e dolore – ha esordito il Premier – Una cronaca drammatica, con note di difficoltà, dedizione e di autentico eroismo umano che onorano le Vostre uniformi e che, grazie a Voi, onorano lo Stato albanese ed esaltano la nostra Nazione e Repubblica”.
L’onorevole Rama ha quindi ricordato che “la situazione era tale che gli incendi erano fuori controllo e rappresentavano una minaccia concreta per le aree popolate. Gli elicotteri Black Hawk venivano riforniti d’acqua in laghi completamente mascherati da fumo che talvolta si trasformava in vortice di tornado che minacciava il volo stesso. Penso a quello che è successo a Delvina, dove la fiamme scendevano minacciando i vecchi quartieri, come reggimenti di demoni che sembrava divorassero tutto, comprese le persone. Ebbene, in un simile apocalittico scenario, l’esercito e i vigili del fuoco hanno preso ogni iniziativa possibile e immaginabile, rischiando la vita con incredibile dedizione”.
Rama si è poi soffermato sull’esperienza di un agente di polizia “che ha sfidato la morte per salvare non la propria vita, ma quella degli altri. Tra loro c’erano un bambino di 10 anni, una donna e una coppia anziana rifiutavano di abbandonare i propri luoghi di residenza. I vigili del fuoco hanno coraggiosamente sgombrato le aree più esposte alle fiamme, salvando vite umane, senza preoccuparsi del fumo, dell’intossicazione, delle ustioni, della sete e della stanchezza”.
Gli aerei “rappresentano un’arma potente in battaglia, senza dubbio – ha concluso il Primo ministro – Presto disporremo di una nostra flotta aerea, che inizierà a essere costruita con due velivoli antincendio, ma sempre con la forza del coordinamento e del sacrificio a terra. Verrà messa in campo una prevenzione sempre più intelligente, con opere di disboscamento, la creazione di corridoi naturali, l’introduzione di più droni per il monitoraggio con telecamere termiche e l’uso diffuso di occhi elettronico nelle aree bruciate. Tecnologia e intelligence con sistemi di allerta precoce, in uno con un migliore funzionamento dei centri di controllo integrati, offriranno una risposta più rapida con i veicoli di terra”.






