Francia, Regno Unito e Berlino hanno attivato il meccanismo per reintrodurre le sanzioni all’Iran. Teheran: reagiremo

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Francia, Regno Unito e Germania (E3) hanno attivato giovedì il meccanismo che consente di reintrodurre le sanzioni dell’ONU contro Teheran a causa del mancato rispetto degli impegni sul programma nucleare, con una lettera invieta al Consiglio di sicurezza

I tre paesi “desiderano notificare al Consiglio di sicurezza che, sulla base di prove concrete, l’E3 ritiene che l’Iran sia in una posizione di grave inadempienza dei suoi impegni” ai sensi dell’accordo sul nucleare del 2015. Essi “invocano quindi il meccanismo noto come snapback”, che avvia un processo di 30 giorni che consente di reimporre una serie di sanzioni sospese dieci anni fa, indica la lettera. Gli europei agitavano questa minaccia da mesi, e la sua attivazione avviene poche settimane prima della sua scadenza, mentre la diplomazia è in fase di stallo, poche settimane dopo una campagna di bombardamenti israeliani e americani contro i siti del programma iraniano.

I negoziati tra Stati Uniti e Iran sono in fase di stallo, la cooperazione di Teheran con l’AIEA incaricata di monitorare il suo programma è limitata e le discussioni tra l’Iran e gli europei non hanno portato a risultati. L’E3 “sfrutterà appieno il periodo di 30 giorni” per cercare di trovare una soluzione negoziata ed evitare il ripristino delle sanzioni, aggiungono nella lettera i tre ministri degli Esteri Jean-Noël Barrot per la Francia, David Lammy per il Regno Unito e Johann Wadephul per Berlino.

L’Iran ha promesso una risposta alla decisione delle tre cancellerie, definita “ingiustificata e illegale”. Recita un comunicato del ministro degli Esteri: “Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato che l’Iran risponderà in modo adeguato a questa azione illegale e ingiustificata. Il ministro iraniano ha espresso ai suoi omologhi “la speranza che i tre paesi europei comprendendo le realtà esistenti, correggano in modo adeguato questa decisione sbagliata nei prossimi giorni”, si legge inoltre.