Università, riparte la “migrazione” degli studenti fuorisede. Ecco da dove partono

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Tra i flussi migratori che caratterizzano da sempre il nostro Paese, ce n’è uno che spesso rimane nell’ombra: gli spostamenti interregionali degli studenti universitari. In alcune aree del Paese, infatti, “emigrare” per motivi di studio dopo il diploma è quasi una regola. In altre, per fortuna, il fenomeno è molto più contenuto.

A fare il punto della situazione è una mappatura degli spostamenti degli studenti universitari realizzata dal portale Skuola.net sulla base degli open data messi a disposizione dal ministero dell’Università e della Ricerca.

Circa 1 studente immatricolato su 4 è un fuorisede

Nell’ultimo anno accademico di cui sono disponibili dati – il 2023/24 – gli studenti iscritti in una regione diversa da quella di residenza sono stati 401.720 per la precisione, di cui 57.490 provenienti dall’estero. Il 24% degli oltre 1,6 milioni di ragazze e ragazzi che inseguono l’obiettivo laurea.  Il che vuol dire che circa 1 studente immatricolato su 4 è un fuorisede, che ha molto probabilmente lasciato la terra natia. Perché pensare di studiare a distanza in un ateneo tradizionale è praticamente impossibile dopo che, finita la pandemia, sono stati chiusi i rubinetti alla Dad, in modo da mantenere una differenziazione tra università tradizionali e telematiche.