Trenord- Negri (Pd): “a giugno oltre 6500 treni soppressi. Il fallimento della gestione Lucente a pochi mesi dalle Olimpiadi”

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Oltre 10 linee da indennizzare, molte vicino alla soglia del 10%, una media tra ritardi e soppressioni del 9,02%: c’é mancato poco che scattasse pure  l’indennizzo IVOL, che tiene conto di tutta la rete, ed è calcolato in modo da essere quasi impossibile  da  raggiungere

Un totale di 6.582 treni in ritardo o soppressi, di cui 4.454 vere e proprie   soppressioni.  Questi i dati relativi agli indennizzi del mese di giugno, resi noti da Trenord. Numeri che testimoniano un completo fallimento   e che   interessano quasi tutte le province lombarde.

“214 nuovi treni sono ormai entrati in servizio- commenta il consigliere regionale del Pd Simone Negri- gli investimenti sulla rete sono ingenti e molti cantieri sono già stati chiusi. Hanno cambiato l’amministratore delegato, Marco Piuri, sostituendolo con Andrea Severini,  in quota Fratelli d’Italia e più vicino al ‘pensiero’ dell’assessore Lucente.

Hanno eliminato i bonus, sostituendoli con gli indennizzi e ora i ritardi si valutano a 15 minuti   e non piú a cinque, come accadeva fino a pochi mesi fa, il che  dovrebbe far apparire il numero dei ritardi in riduzione.

Ma nonostante tutto questo, dopo sei mesi dal nuovo inizio, le performance di Trenord sono ancora assolutamente deficitarie. Anche piú inspiegabilmente di prima. Si può solo immaginare quale disastro si presenterebbe se i ritardi fossero ancora calcolati sui cinque minuti.  E di questo l’assessore Lucente non può   non   assumersi le responsabilità”.

“Al servizio altamente carente- conclude Negri-   si unisce anche l’assoluta insicurezza di treni e stazioni.

Un’ insicurezza che non è solo percepita dagli utenti, ma certificata dai dati diffusi dalla Polfer, relativi ai reati che avvengono nei pressi dei binari lombardi, dove si infrangono tutti i proclami dell’assessore La Russa.

In queste condizioni le Olimpiadi Milano- Cortina, che Fontana continua a esaltare come successo garantito, rischiano di tradursi per la Lombardia in una figuraccia internazionale. Tra le linee altamente deficitarie ci sono proprio quelle verso la Valtellina, quali la Tirano-Sondrio-Lecco-Milano”.