L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha approvato la delibera n. 197/25/CONS, pubblicando le Linee guida e il nuovo Codice di Condotta per gli influencer. Con questo provvedimento si conclude un percorso avviato nel 2024 con un tavolo tecnico e una consultazione pubblica. L’obiettivo è rafforzare trasparenza, responsabilità e tutela sulle piattaforme di social network, in particolare nei confronti dei minori, introducendo per la prima volta un quadro normativo chiaro e vincolante.
Le Linee guida del 2024 avevano già definito chi fossero gli “influencer rilevanti” e stabilito principi generali di trasparenza e correttezza dei contenuti, ma si trattava di un documento di indirizzo, privo di vincoli operativi.
Con il Codice di condotta del 2025, questo quadro si completa. Le regole diventano obbligatorie, viene istituito un registro ufficiale degli influencer e vengono introdotti obblighi dettagliati su pubblicità, tutela dei minori e uso di filtri ed effetti digitali che modificano l’aspetto del corpo o del viso.
Viene inoltre attivato un sistema di vigilanza con relative sanzioni. In sostanza, il Codice nasce dalla necessità di regolamentare un settore fino ad oggi poco normato e poco chiaro, traducendo in norme operative ciò che nelle Linee guida era rimasto a livello di principi e chiarendo cosa è consentito e cosa no.
Chi è soggetto alle nuove regole
Il Codice si applica esclusivamente agli influencer considerati rilevanti secondo criteri precisi di soglia di follower o di visualizzazioni mensili. In particolare, sono soggetti alle regole gli “influencer rilevanti”, ovvero coloro che “raggiungono 500.000 follower o un numero medio di visualizzazioni mensili pari a un milione su almeno una delle piattaforme di social media o di condivisione video utilizzate.”
Questi influencer sono assimilabili alle emittenti televisive e, di conseguenza, sono titolari di piena responsabilità editoriale. Una volta superata la soglia su una piattaforma, l’influencer diventa soggetto agli obblighi del Codice su tutte le piattaforme dove è attivo. Gli influencer rilevanti devono iscriversi entro sei mesi dalla pubblicazione del Codice in un elenco pubblico gestito da AGCOM e riportare nei propri profili il contrassegno “influencer listed by AGCOM”.
L’elenco, aggiornato semestralmente, non è riservato solo agli influencer rilevanti, ma è aperto anche a coloro che non raggiungono le soglie definite e che scelgono volontariamente di registrarsi.
In tutti i casi, gli iscritti devono indicare le proprie generalità, i recapiti, i link ai propri profili social e i valori delle metriche rilevanti, garantendo così trasparenza e tracciabilità.
Impegni e principi fondamentali
Il Codice di condotta introduce obblighi per gli influencer simili a quelli previsti per i fornitori di servizi media, stabilendo regole precise per garantire trasparenza, correttezza e tutela dei destinatari dei contenuti. Tra gli impegni principali figurano:
- correttezza, imparzialità e completezza dell’informazione: i contenuti devono essere accurati, bilanciati e conformi ai principi del TUSMA (Testo Unico sui servizi di media audiovisivi);
- rispetto della dignità umana e contrasto alla discriminazione: è vietato pubblicare contenuti che ledano la dignità delle persone o promuovano violenza, stereotipi negativi o qualsiasi forma di discriminazione;
- tutela dei minori: gli influencer devono evitare contenuti che possano risultare gravemente dannosi per lo sviluppo psico-fisico o morale dei minori;
- protezione della proprietà intellettuale: ogni contenuto deve rispettare i diritti d’autore e la normativa vigente in materia;
- trasparenza delle comunicazioni commerciali: pubblicità, sponsorizzazioni e product placement devono essere chiaramente segnalati, in conformità al “Digital Chart”, il Codice di autodisciplina promosso dall’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP).
Infine, l’AGCOM ha istituito un meccanismo di monitoraggio strutturato, basato su controlli periodici e su poteri ispettivi anche d’ufficio, che permette di verificare il rispetto delle regole senza necessità di segnalazioni esterne. In caso di violazioni, sono previste sanzioni proporzionate alla gravità del comportamento: fino a 250.000 € per violazioni generiche del Codice e fino a 600.000 € se la violazione riguarda la tutela dei minori.
Nella determinazione delle sanzioni, l’Autorità tiene conto della gravità dell’infrazione, delle eventuali azioni correttive adottate dall’influencer e della sua situazione economica e personale.
Questo quadro normativo segna una svolta decisiva in un settore digitale sempre più influente, rafforzando la tutela degli utenti e allineando il comparto digitale agli standard dei media tradizionali. L’influencer marketing entra così ufficialmente nell’età della responsabilità. Con questo passo, l’Italia si colloca tra i primi Paesi europei a regolamentare in modo organico l’attività degli influencer, rispondendo alle crescenti esigenze di trasparenza e responsabilità nel panorama digitale.



