Il Ministro del governo Rama: “Abbiamo proceduto al monitoraggio e allo stop di alcuni cantieri che evidenziavano elementi di rischio per l’incolumità dei lavoratori addetti. Il rispetto delle regole non è un optional, è un dovere legale e morale di dignità umana”

L’Ispettorato del Lavoro della Repubblica d’Albania – ente vigilato dal Dicastero dell’Economia – ha disposto la sospensione dei lavori presso 23 cantieri in corso nel territorio nazionale. Il motivo – come si legge dal comunicato ufficiale – sta nel fatto che “gli ispettori statali hanno riscontrato gravi violazioni delle condizioni di sicurezza”. La notizia è stata ribadita in un post sui social network istituzionali, pubblicato dal Ministro dell’Economia, Cultura e Innovazione onorevole Blendi Gonxha.
Esortando la cittadinanza a segnalare alle preposte autorità i casi di mancato rispetto delle normative volte a tutelare la salute e l’incolumità dei lavoratori, il Ministero ha riaffermato che “qualsiasi entità economica, accertata a non osservare le norme tecniche e a non applicare la legge sulla sicurezza e sulla salute in tema di lavoro, sarà soggetta a sanzioni immediate e a qualsiasi altra misura legale, senza alcuna tolleranza”.
L’Ispettorato del Lavoro dello Stato ha condotto un monitoraggio intensivo nel settore edile durante la scorsa settimana, nella quale “sono state riscontrate gravi violazioni delle condizioni di sicurezza in 23 cantieri e, di conseguenza, è stata adottata la misura della sospensione immediata dei lavori, fino al completo rispetto delle condizioni di legge obbligatorie per la tutela della vita e della salute dei dipendenti”.
Trascurare la sicurezza “è una violazione! – conclude Gonxha – Costruiamo tutti insieme una cultura lavorativa sicura e sana, in cui ogni dipendente sia tutelato come previsto dalla legge e come è doveroso in termini di civiltà”.
In una giornata, l’attuale, in cui l’Italia piange altre quattro Vittime del lavoro, dalla vicina Albania arriva una lezione molto importante ed esemplare.


