Netanyahu ha ordinato l’invasione di Gaza con l’esercito. L’hanno fatto di notte e non certo per nascondere la vergogna. Il pudore l’hanno perso da tempo o non l’hanno mai avuto.
Temo sia la fase finale e più grave di una punizione collettiva iniziata ormai quasi due anni fa, sulla pelle del popolo palestinese.
Cambierà la geografia della zona, di certo.
Non cambierà la sostanza di quel che accade da tempo ormai: lo sviluppo del genocidio.
Non essere riusciti a mettere fine all’aggressione di Netanyahu e al genocidio dei palestinesi è la peggiore sconfitta della comunità internazionale fondata sul diritto internazionale.
Anche oggi di certo da Meloni e Tajani arriveranno solo richiami al buon senso e bonari inviti alla moderazione.
L’esatta fotografia dell’ignavia e della complicità della maggior parte dei paesi occidentali.

