Audio rubati, Raoul Bova ascoltato in Procura. L’attore: “Ho ribadito le ragioni della denuncia”

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Raoul Bova è stato ascoltato per circa un’ora in Procura, a Roma, in relazione all’indagine che lo vede parte offesa sul caso degli audio rubati. I pm di piazzale Clodio procedono per il reato di tentata estorsione ai danni dell’attore. Gli audio, diffusi senza consenso, riguardano una conversazione privata via chat tra l’attore e l’influencer Martina Ceretti. Il contenuto è stato successivamente rilanciato sui social.

La vicenda era iniziata quando sul telefono dell’attore era arrivato un messaggio da un numero sconosciuto, in cui un mittente ignoto lo aveva avvisato che gli audio potessero essere diffusi per danneggiarlo. Il riferimento è alle conversazioni intime che sarebbero state indirizzate da Bova alla modella e influencer Martina Ceretti. Nessuna richiesta esplicita di denaro – riferisce Repubblica – ma il senso è chiaro. Bova non risponde e qualche giorno dopo le chat vengono divulgate da Fabrizio Corona, nel suo podcast Falsissimo.

“Nel corso dell’atto istruttorio il mio assistito – spiega il legale David Leggi – ha ribadito le ragioni della sua denuncia evidenziando la pressione ricattatoria dei messaggi ricevuti nelle scorse settimane”.