BEGAJ ALL’ONU: ALBANIA ESPRIME POLITICA EURO ATLANTICA

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Il Capo dello Stato del Paese delle Aquile ha confermato che Tirana sostiene i partner strategici e alleati e rimane impegnata nel perseguimento di una politica estera allineata a Bruxelles

Intervenendo da New York, dove è in corso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il Presidente Bajram Begaj ha parlato della situazione geopolitica in cui si sta svolgendo questa sezione plenaria, mentre sono in atto la guerra in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente e la tragica situazione di Gaza: “Servono soluzioni basate sulla diplomazia e non sul conflitto, sulla violenza o sulle armi. L’Albania resta fedele alla Carta delle Nazioni Unite e al diritto internazionale, e sostiene fermamente il multilateralismo e l’ordine basato sulle regole condivise”. Per quanto riguarda in particolare la guerra in Ucraina, l’onorevole Begaj ha confermato che “l’Albania ha condannato fin dall’inizio l’ingiusta e ingiustificata aggressione russa contro Kiev. La nostra posizione è stata chiara nel sostenere l’Ucraina sia politicamente che diplomaticamente e militarmente, oltre che con l’assistenza umanitaria. Abbiamo sostenuto il diritto del Popolo Ucraino a difendersi e a rivendicare la libertà. Inoltre sosteniamo fermamente qualsiasi tipo di soluzione diplomatica guidata da Stati Uniti e Unione Europea, per giungere a una pace giusta, sostenibile e accettata”.

“Abbiamo assistito – ha proseguito Begaj – a incidenti come quello in Polonia, Romania, Estonia o, di recente, in Danimarca, che sono gravi. Ma credo che la risposta unitaria abbia dimostrato la capacità dell’Alleanza di difendere ogni centimetro del territorio di competenza della NATO”.

In riferimento, poi, al conflitto in Medio Oriente, il Presidente dell’Albania ha sottolineato che “sosteniamo qualsiasi soluzione politica, diplomatica e conciliante che rispetti il diritto internazionale e la reciprocità”.

La stessa filosofia ispira gli sviluppi in Kosovo: “I processi di integrazione e la democratizzazione della società, in particolare dello Stato albanofono e di Pristina, sono strettamente legati alla partnership con gli Stati Uniti. La creazione di istituzioni è molto importante, non solo per i politici kosovari, ma soprattutto per i cittadini del Kosovo. La sicurezza dell’intera regione dei Balcani occidentali è garantita dalle missioni KFOR e ALTEA”.