Promuovere il pluralismo linguistico come patrimonio culturale, diritto fondamentale e opportunità formativa, socioeconomica e politica. Un impegno per tutte e tutti, che il Patto per l’Autonomia condivide fin dalla fondazione e rilancia nella Giornata europea delle lingue, che si celebra oggi, istituita per iniziativa di Consiglio d’Europa e Unione europea per incoraggiare la diversità linguistica e l’apprendimento delle lingue.
“La Giornata europea delle lingue ci ricorda quanto sia importante conoscere e riconoscere il valore delle lingue, non soltanto di quelle maggioritarie.
Viviamo in una terra che si caratterizza per una combinazione di tratti storici, linguistici e culturali peculiari e unici che ne fanno un laboratorio del processo di integrazione europea, eppure non siamo ancora riusciti a cogliere pienamente questa opportunità straordinaria”, afferma in una nota il consigliere regionale capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg Massimo Moretuzzo, che ha annunciato il deposito di una mozione con la quale si invita la Giunta regionale a sollecitare il Governo italiano affinché proceda finalmente alla ratifica della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, adottata dal Consiglio d’Europa nel 1992.
“Pur avendo firmato la Carta nel 2000, l’Italia non ha ancora completato il processo di ratifica, a differenza di 25 altri Stati membri.
Questo ritardo limita l’efficacia delle politiche di tutela linguistica e culturale, in particolare per le comunità storiche presenti sul territorio regionale, friulana, slovena e germanofona, che la Regione, in virtù del suo Statuto speciale, riconosce e tutela – continua Moretuzzo -.
La mozione richiama l’articolo 6 della Costituzione e la legge 482/1999, sottolineando che la promozione delle lingue minorizzate richiede un insieme articolato di interventi, che comprendano politiche educative, investimenti culturali, strumenti di pianificazione linguistica e azioni di sensibilizzazione, entro un quadro giuridico e politico europeo condiviso”.
“La ratifica della Carta – conclude il capogruppo – rappresenterebbe un passo decisivo per rafforzare gli strumenti di tutela, promozione e valorizzazione delle lingue regionali e minorizzate, patrimonio culturale e identitario di grande valore”.


