“I bambini non possono morire di fame” e “non c’è alcuna una ragion militare per continuare a martellare quello che è già ridotto in macerie”. Barack Obama, da Dublino, fa sentire la sua voce, critica il proseguimento delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, avviate in risposta all’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele, e non risparmia osservazioni sul premier israeliano Benjamin Netanyahu e denunce per Hamas, che nel 2007 prese il controllo dell’enclave palestinese.
“È inaccettabile – ha detto l’ex presidente degli Stati Uniti in dichiarazioni diffuse dal suo ufficio e rilanciate dalla Cnn – ignorare la crisi umanitaria in corso a Gaza ed è necessario insistere sul fatto che entrambe le parti devono trovare una strada in cui uno stato palestinese e la sua autonomia coesistano con un Israele sicuro”.
Di Netanyahu, intervenuto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Obama – che arrivò alla Casa Bianca nel gennaio del 2009 – ha ricordato: “Non siamo sempre andati d’accordo”.
E non ha risparmiato critiche. “Purtroppo, spesso i leader, i politici, hanno un interesse personale nel sostenere l’idea che si tratti semplicemente di loro e di noi e che la colpa sia loro perché questo li aiuta a rimanere al potere – ha incalzato – È un gioco cinico. L’ho visto durante tutta la mia presidenza e non sono sempre stato popolare in quella regione. Penso sia giusto dire che io e il premier israeliano, che è sempre lì, non eravamo grandi amici”. E contro Hamas ha tuonato: “È il massimo del cinismo l’approccio crudele di Hamas nel tentativo di risolvere un problema che mette a rischio tutta la loro popolazione e da parte mia il rifiuto è allo stesso modo”.



