La delegazione statunitense, accolta e accompagnata dalle competenti autorità locali, ha preso in esame i livelli di avanzamento in tema di sicurezza, equipaggiamenti, adeguatezza delle opere Infrastrutturali e sviluppi prossimi futuri sul piano energetico, mercantile e difensivo
Una squadra di rappresentanti della Guardia costiera degli Stati Uniti d’America ha visitato nei giorni scorsi il dock di San Giovanni Medua (Shengjini) nella contea settentrionale di Lezha, il sito MBM Port a Porto Romano in Durazzo, il più grande della regione in tema di gestione degli idrocarburi, e la piattaforma della PIA (Petrolifera Italo Albanese) in Valona sulla costa meridionale.
Le visite sono state coadiuvate dalla struttura responsabile della sicurezza navale e portuale presso la Direzione generale marittima, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dell’Energia del Governo Rama.
Nel corso delle visite sono intervenuti gli amministratori delle autorità di gestione dei “docks” e gli altri soggetti autorizzati a seguire, integrare, controllare, monitorare e riferire sulle attività e sui servizi relativi agli utenti portuali, agli equipaggi, agli ambienti terrestri e acquatici, alle aree di gestione delle merci e dei carichi: nello specifico, sono stati espressi risultati, difficoltà, politiche economiche, obiettivi e procedure al fine di migliorare le prestazioni finalizzate al mantenimento degli standard di sicurezza in conformità al Codice marittimo locale e internazionale e agli atti giuridici in vigore.
Secondo la Direzione generale marittima, la valutazione dei risultati e degli standards, in particolare per i siti di Porto Romano e di Valona, in uno con i suggerimenti e con le raccomandazioni per poter apportare ulteriori miglioramenti, serviranno da motivazione e da impegno per una sempre più incisiva programmazione delle misure da adottare per rispondere alle sfide nel campo della sicurezza su tutte le navi battenti bandiera Albanese e in tutti i porti del Paese alle porte dei Balcani occidentali.
