Tajani, ministro della… speranza

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Speriamo che non succeda nulla. Anche stamane ho parlato con il ministro degli Esteri di Israele raccomandandomi che, anche in caso di intervento, non venga usata violenza nei confronti degli italiani e degli altri, rivelando poi che ci sono anche dei parlamentari a bordo”.

Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Ciampino per l’arrivo del volo umanitario con un gruppo di sette bambini di Gaza bisognosi di cure. “Ho ribadito in tutti i modi, anche alla portavoce della Flotilla – ha aggiunto -, che è rischioso tentare di forzare il blocco navale. Abbiamo detto che eravamo pronti a fare tutto ciò che era necessario per fare arrivare i beni alimentari che hanno a bordo, per farli arrivare alla popolazione civile palestinese con la garanzia nostra, di Israele, della Chiesa, di Cipro.

Noi sconsigliamo fin dall’inizio di andare oltre lo sbarramento israeliano, perché è rischioso. Abbiamo detto, abbiamo ribadito che la Marina militare non può seguire la Flotilla oltre il blocco israeliano. Non possiamo mettere a repentaglio la vita dei nostri marinai. Fin dal giorno in cui si parlava della partenza della Flotilla, abbiamo allertato la nostra ambasciata e il nostro consolato a Tel Aviv e Gerusalemme. Qualora dovessero essere fermati o arrestati, saranno tutti assistiti e faremo in modo che possano rientrare il prima possibile in Italia. Hanno ancora tempo per cambiare idea e depositari i beni alimentari in altre parti del Mediterraneo”.

TAJANI, ‘SPERIAMO PRESTO ACCORDO TRA ISRAELE E HAMAS’