Cosa succede quando un affermato PR della nightlife incontra una persona cieca che desidera vivere la notte come tutti gli altri? Nasce un’idea che accende davvero una luce nuova
È la storia di Christian Di Pasqua, volto noto nell’organizzazione di eventi bolognesi, e di Ivan Gelli, cittadino non vedente che non ha mai smesso di credere nella possibilità di abbattere barriere. Dalla loro amicizia e dal loro impegno comune è nato “Luce in discoteca”, un progetto che punta a rendere i locali notturni inclusivi e accessibili anche per chi convive con disabilità visive.
Il debutto ufficiale è arrivato con una prima serata-evento nella storica discoteca Villa delle Rose, punto di riferimento del clubbing italiano. Qui, Ivan era accompagnato dal suo inseparabile cane guida dal nome Kyle, accolto con naturalezza dallo staff e dagli ospiti. Al suo fianco, Christian Di Pasqua, che da sempre lavora per connettere persone e creare esperienze indimenticabili. Per questa occasione ed inserimento di Kyle, il locale ha provveduto ad abbassare i decibel dei suoni del locale durante la serata.
«Tutti hanno il diritto di vivere la notte, la musica, l’aggregazione» spiega Di Pasqua. «Spesso i locali non sanno come comportarsi di fronte a un non vedente. Il nostro obiettivo è costruire un modello semplice, replicabile ovunque».
Il progetto non si limita all’organizzazione di eventi, ma punta su formazione del personale, adeguamento degli spazi per accogliere i cani guida e percorsi inclusivi. Un’iniziativa che parte dalla nightlife ma parla alla società intera: non si tratta solo di abbattere barriere architettoniche, ma soprattutto culturali.
«Non voglio privilegi, voglio solo essere incluso» racconta Ivan. «La discoteca è uno dei luoghi dove ci si sente vivi: chi ha un problema visivo ha lo stesso diritto di ballare, divertirsi e sentire la musica con il cuore».
Nei prossimi mesi, “Luce in discoteca” sarà presentato a stampa, istituzioni e gestori di club in tutta Italia.


