L’alabarda spaziale solca di nuovo i cieli – immaginari – del Giappone, con lo sfondo del monte Fuji, i tormenti ed il malessere del giovane Actarus, lontano dal suo pianeta e perennemente impegnato nella lotta tra il bene ed il male: sono flash, immagini mai scolorite nella memoria di boomer ed appassionati, che ricordano una serie leggendaria giapponese – forse la prima, ad essere divenuta così iconica e indimenticabile – che negli anni settanta accompagnava i pomeriggi dei ragazzi, ere geologiche prima di manga, anime, streaming selvaggio e l’overdose di immagini animate ormai presenti in grande misura, su ogni device e canale televisivo.
Un ritorno che emoziona appassionati “vintage”, con un pizzico di emozione e quell’onda di nostalgia che riaffiora quando qualcosa ci ricorda infanzia e adolescenza.


