SCIENZIATI E GOLOSI TORNANO A CHERASCO PER GUSTARE CHIOCCIOLE E LUMACHE

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Grande appuntamento domenicale il prossimo 26 ottobre, a partire dalle ore 10, nella sala conferenze della Chiesa di San Gregorio, importante polo convegnistico ricettivo della città delle Paci che si conferma capitale non solo nazionale della elicicoltura e della sua complessiva filiera agricola, allevatoriale, trasformativa e turistica

La città di Cherasco 

Un evento il cui carattere significativo assume ulteriore rilevanza in ragione della sua concomitanza con l’anniversario di fondazione, avvenuta otto anni fa, della Confederazione Italiana Elicicoltori, ente categoriale nonché incubatore di allevamenti di altissima qualità tecnica, professionale e degli esemplari allevati che rappresentano altresì un fattore di presidio e di equilibrio ambientale

Il polo convegnistico della chiesa di San Gregorio 

Cherasco gusta la tipicità enogastronomica e la cultura scientifica e merceologica che si accompagna alla stessa in maniera inseparabile. Un connubio che dal 24 ottobre 2017, data di fondazione della Confederazione, si è fatto sempre più stretto e interdipendente, fino a diventare oggetto di condivisione e di dialogo diretto fra imprenditori, ricercatori e grande pubblico di appassionati, operatori della ristorazione e consumatori finali per politiche integrate di orientamento nei confronti di un prodotto biologico e agroalimentare integralmente coltivato e lavorato in Italia e commercializzato con una proiezione internazionale

La confederazione CIE “non si occupa soltanto di far nascere allevamenti – spiegano gli Organizzatori – si interessa principalmente dell’assistenza tecnica ed economica di tutti i produttori, attraverso un controllo serio e continuativo della qualità della produzione e della sua corretta gestione in conformità al marchio di qualità denominato Filiera Lumache Italiane”, vero cavallo di battaglia nel panorama della elicicoltura italiana “secondo obiettivi di allevamento con metodo naturale e con alimentazione principale a base di vegetali freschi. Per questo è importante l’aggregazione verso obiettivi unici e determinanti, per i quali la CIE ha attivato, e continuerà a farlo, sedi territoriali a partire da Cherasco, capitale e luogo di partenza della Elicicoltura”.

La filosofia è quella della cosiddetta “redditività paziente” al fine di ottenere, con tempi più lunghi ma con maggiore consapevolezza, un prodotto migliore e per tradizione più buono e in grado di soddisfare tutti i consumatori, in alternativa a prodotti di larga scala e massivi volti unicamente a soddisfare necessità industriali con il solo rischio di deludere i vecchi consumatori.

La CIE, dal quartiere generale di Cherasco, “intende migliorare i sistemi di produzione e di crescita del mollusco, tutelando una raccolta naturale che altrimenti riuscirebbe a coprire solo in parte la domanda dei consumi a fronte di una crisi degli approvvigionamenti tradizionali. La sfida è quella di produrre di più e meglio, sfruttando positivamente tutte le potenzialità di un mercato interno ed estero che si può affrontare con serenità e soprattutto con quantità forti e consistenti”, concludono gli Organizzatori, ricordando in conclusione che al momento scientifico e istituzionale ne seguirà uno a carattere conviviale presso il ristorante appositamente allestito per l’occasione dell’evento.