TRILLO LUNGO DI LUCE!

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con gli interventi di Elena Gigli e del Duo Pianistico di Firenze

Negli anni Dieci del Novecento, le strade del Futurismo e della musica d’avanguardia si incrociano. A Roma, nel 1917, Giacomo Balla porta sulle scene dei Balletti Russi le sue composizioni per il Feu d’artifice di Stravinskij mentre, nel 1918, i Pupazzetti di Casella accompagnano i Balli Plastici ideati da Fortunato Depero. Anche se Stravinskij e Casella non aderirono formalmente al Futurismo, alcune loro opere dialogano apertamente con la sua estetica visiva, dando vita a un clima di grande sperimentazione tra le arti. In questa conferenza-ascolto, realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Pistoia, immagini e suoni dal vivo ci faranno assaporare la carica rivoluzionaria di quel periodo.

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QUELLO CHE AMA IL MARE

❝Ma quello che ama il cielo, il mare, l’infinito luminoso, i fiori, i viali, la terra, gli animali tutti, allora amerà pur me perché vitalizzato dagli stessi elementi❞, si legge in un appunto di Giacomo Balla all’inizio del Novecento. E sono proprio l’amore e l’interesse per la natura che lo affascinano per tutta la sua vita e che emergono nella mostra In Visita | Giacomo Balla, ospitata nelle Collezioni del Novecento a Palazzo de’ Rossi fino al 22 febbraio 2026. I tre dipinti esposti, infatti, testimoniano il periodo creativo in cui l’artista, tra Viareggio e Roma, elabora una nuova stagione futurista in cui il tema del mare è interpretato attraverso linee di forza, cromie dinamiche e raffinati esperimenti decorativi.

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