EDI RAMA: PACE FISCALE NEL 2026, GARANTIRÀ EQUITÀ SOCIALE E RISORSE ALLO STATO

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Oggi la conferenza stampa con il Premier e con il Ministro del bilancio e delle finanze onorevole Petrit Malaj: “Il nostro Governo intende concludere concettualmente il progetto di legge di pacificazione tributaria entro la fine dell’anno, in modo che la sua attuazione possa iniziare a pieno titolo nel 2026”

Edi Rama con Petrit Malaj 

Di fronte agli esperti finanziari e degli uffici delle entrate, appositamente convocati e riuniti, l’onorevole Rama ha dichiarato di essere “molto fiducioso sul fatto di definire una Pace Fiscale equa e corretta, inviando un messaggio molto positivo alle categorie imprenditoriali, e nello stesso tempo contribuirà ad aumentare le entrate del bilancio pubblico statale, il tutto sempre nel perseguimento dell’obiettivo principale che resta quello di migliorare le prestazioni dell’azione amministrativa e di ridurre l’informalità nell’economia reale”.

A conferma e integrazione ulteriore delle dichiarazioni del Premier, è intervenuto il riconfermato Ministro Petrit Malaj, evidenziando che l’Esecutivo “punta a garantire uno sviluppo economico diffuso e accessibile attraverso politiche tributarie e monetarie realistiche e sostenibili nel medio e lungo periodo, unite alla continuazione di profonde riforme strutturali e di investimenti strategici ad alto valore aggiunto”.

L’iniziativa della Pace Fiscale si prefigge di aprire un nuovo capitolo di cooperazione tra il Governo e le categorie imprenditoriali attive in territorio albanese, sia attraverso incentivi e agevolazioni tributarie, sia tramite la creazione di un clima più trasparente nei rapporti con l’amministrazione del ministero del bilancio e delle finanze. Il provvedimento, nello specifico, consentirà la cancellazione delle passività fiscali pendenti per più di 10 anni, mentre verrà in via contestuale introdotto un nuovo schema di ammortamento del debito del contribuente con percentuali ridotte per i debiti accumulati nel corso degli ultimi dieci anni. Verrà pertanto accordata alle aziende e ai privati l’opportunità/possibilità di chiudere in maniera definitiva i cronici problemi con l’amministrazione tributaria, avviando un nuovo rapporto basato sulla fiducia, sulla prevedibilità e sulla certezza dei diritti e dei doveri, attraverso il venir meno dei controlli cartacei, burocratici e formalistici.