GIOVANNI ALLE: «Appena ricevuta la diagnosi di mieloma, dopo un attimo di disperazione, non mi sono chiesto cosa sarà di me

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Mi sono chiesto: ma quali note corrispondono alle sette lettere della parola “mieloma”? Ho fatto un ragionamento matematico, e da queste sette lettere è scaturita una melodia bellissima

Da quando sono entrato in ospedale mi sono posto questo obiettivo, scrivere una composizione a partire proprio da queste sette note, così è nata l’idea del concerto per violoncello e orchestra. Perché violoncello? Perché mi tremavano talmente le mani che ho pensato che non sarei mai più stato in grado di suonare il pianoforte.

La degenza in ospedale è come un diario in cui sfogare le mie emozioni, dall’angoscia alla gioia sfrenata e all’attenzione verso l’infinito.

Spero che il mio dolore e la mia paura, ancora presenti nel mio corpo, non vadano ad inficiare il mio sorriso. Voglio mantenerlo vivo».

Giovanni Allevi