“Antonio Fittipaldi – La voce del silenzio”

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La personale al Museo MIIT di Torino. Dal 7 al 22 Novembre 2025

TORINO – Doppia inaugurazione al Museo MIIT di Torino, in corso Cairoli 4, venerdì 7 novembre 2025 dalle ore 18.00. In mostra oltre alla personale dell’artista italo-canadese Adriano Savoye, aostano troviamo l’artista Antonio Fittipaldi, maestro dell’astrazione internazionale.

Il Museo MIIT di Torino presenta la sua personale “Antonio Fittipaldi. La voce del silenzio” dal 7 al 22 Novembre 2025, con inaugurazione venerdì 7 Novembre dalle ore 18.

La mostra del maestro Fittipaldi sancisce una collaborazione duratura con il Museo MIIT di Torino e con la rivista internazionale Italia Arte che ha visto le sue opere presentate in prestigiosi spazi istituzionali in Italia e all’estero.

Per questo evento è stato quindi selezionato il meglio della sua produzione dell’ultimo periodo che traccia un percorso intimo e suggestivo e che declina perfettamente il sentire più profondo dell’artista sviluppato attraverso uno stile e una tecnica inconfondibili.

Il termine astrazione suggerisce etimologicamente un processo di separazione di uno (o più particolari) dal tutto a cui questo appartiene. Un artista astratto quindi opera, generalmente, lontano dal figurativo classico in virtù di una personale “estrazione” (più che astrazione) dal reale di spesso iconici e non iconici elementi trasformandoli con la sua creatività e tecnica in elementi nuovi e personalizzati.

Antonio Fittipaldi a noi pare che pur inquadrato nel grande universo dell’astratto-informale, si ponga in maniera molto soggettiva ed originale in questo quadro sopra descritto, con uno o più elementi del reale (un sole, una luna, un lago/fiume/mare, una collina…) catturati, elaborati … destrutturati, quindi intrisi di sue sensazioni e trasferiti sulla tela che mentre arricchiscono “il racconto” lo rendono gradevole ed accattivante, in forme che piacciono, insomma.

Si tratta spesso di flash di vita quotidiana – catturati in pieno impulso creativo ed in momenti di scoperta/riscoperta del nuovo, visto per la prima volta o già internamente vissuto – resi fantastici e surreali, estremamente semplificati e cromaticamente rinforzati da esperienze, emozionalità e sensazioni – in forme geometriche e cromatiche, forti o sfumate o ricche di vivacità pure in bianco e nero o semplicemente velate ed accennate – che rimangono sulla tela e dialogano con l’osservatore con un poliedrico linguaggio comunicativo d’accesso ed interpretazione.

“…Il percorso di Antonio Fittipaldi è un confronto diretto e profondo con se stesso, con la propria realtà, con la sua memoria che riprende vita e colore, attraverso l’arte del dipingere.

In questi segni decisi, sovrastrutturati che il maestro scandisce ritmicamente sulla tela, si ritrovano tutte le sue emozioni, quei pensieri che riaffiorano da una materia incisa e scavata nel colore.

Lampi di luce, riverberi abbacinanti di bianchi e tenebrosi neri a contrasto disegnano un fluire concitato, che altro non è che la metafora della vita, quello scorrere del tempo inarrestabile che, inesorabilmente, ci accompagna nel nostro viaggio terreno.

L’artista lavora quindi sui concetti di spazio e di tempo, li elabora con personalità e unicità espressiva, affidando al segno rapido, istintivo, dinamico, l’idea del ricordo che riaffiora alla mente, delle stagioni che si susseguono, dell’alternarsi di speranza, utopia e malinconica consapevolezza che sempre abita la mente dell’Uomo…

La pittura di Fittipaldi incarna perfettamente l’aspirazione all’infinito che sa di eternità, al di là della materia, dello spazio e del tempo. Il maestro è autore risolto anche per questo, perché sa cogliere l’essenza, la sintesi della propria emozione.

Tale processo costruttivo della realtà, così intenso e unico, si riflette anche tecnicamente, con graffi materici, spatolate decise, gestualità visionaria dove prendono forma le infinite sfumature della vita, restituendocele con la forza che solo un autentico artista riesce a trasmettere.”

Così si esprime su di lui, tra l’altro, Guido Folco, curatore della mostra.
In sintesi la biografia del maestro. Antonio Fittipaldi è un artista italiano che ha iniziato la sua carriera artistica in giovane età. È nato a Sapri, nel Parco Nazionale del Cilento, dove ha vissuto fino all’età adulta.

Trasferitosi sul Lago Maggiore, nel nord Italia, negli anni ’80, ha continuato la sua ricerca sul colore e sulla materia, producendo principalmente opere astratte. Nel corso della sua carriera ha realizzato diverse mostre personali e collettive, ricevendo numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero.

Tra le città in cui ha esposto figurano Milano, Mantova, Venezia, Roma, Berlino, Barcellona e Parigi. Il suo stile personale si distingue per la luce che emanano le sue opere, forti nei colori e nella materia.

Museo MIIT Museo Internazionale Italia Arte. Orario: da martedì a sabato 15.30-19.30. Su appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche. Info: 011.8129776 – 334.3135903 – www.museomiit.it.

franco cortese

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