La famiglia che vive nel bosco con tre bimbi: i genitori temono di perdere la patria potestà

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Il bosco, un cavallo, un asino, i gatti e un cane

In Abruzzo, una coppia anglosassone con i tre figli ha scelto di vivere nel bosco, a contatto diretto con la natura. Una decisione che ha suscitato dibattito e su cui ora si concentra l’attenzione della magistratura, soprattutto per l’affido dei bimbi.

Non hanno le bollette delle utenze perché la luce è assicurata da un pannello fotovoltaico, l’acqua da un pozzo: una vita fuori dalle convenzioni e dai vincoli della quotidianità che fa riflettere.

Catherine Birmingham, australiana di 45 anni, ex insegnante di equitazione, e il marito inglese Nathan Trevallion, 51, artigiano ebanista, vivono con i tre figli, una di otto e due gemelli di sei anni, in un’ex casa colonica circondati da animali e silenzio, a pochi chilometri dal mare di Vasto, in provincia di Chieti e difendono la loro scelta di vita.

Tutto nasce da una intossicazione da funghi: la famiglia chiama i soccorsi e nell’aprile 2025 finiscono in ospedale, poi i servizi sociali arrivano nel casolare della famiglia dopo la segnalazione dei carabinieri.

Senza utenze e residenza la famiglia vive in completa autonomia e autosufficienza alimentare. I bimbi non vanno a scuola, studiano a casa con mamma e papà, ma ogni anno si sottopongono a un test in una struttura pubblica. Loro ribadiscono: “Vogliamo liberarci dalla tossicità della vita moderna”.