CINEMA, presentato a TRIESTE il FILM in CONCORSO al 43° TORINO FILM FESTIVAL

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TRIESTE – Debutterà martedì 24 novembre nel concorso lungometraggi della imminente 43^ edizione di Torino Film Festival, e sarà proiettato anche a Trieste Film Festival nel gennaio 2026 il film d’esordio della cineasta slovena Ester Ivakič Ida who sang so badly even the dead rose up and joined her in song: un suggestivo viaggio iniziatico sul crinale fra infanzia e giovinezza, fra immaginazione e realtà, focalizzato sull’età che ci traghetta dall’infanzia all’adolescenza, e che ci mette di fronte alle prime durezze della vita, come la perdita delle persone care.

Sono intervenuti alla presentazione i produttori di Temporama Jerca e Andraz Jerič con Nerina T. Kocjančič in rappresentanza dell’ente Slovenski Filmki Center, insieme alla direttrice artistica di Trieste Film Festival Nicoletta Romeo, presenti la regista Ester Ivakič e la giovanissima protagonista del film Lana Marić. Con loro anche il direttore della fotografia Rok Kajzer Nagode e la co-sceneggiatrice Nika Jurman.

Appena 32enne ma già pluripremiata per i medio e cortometraggi che l’hanno messa in luce come il volto del cinema sloveno del futuro”, vincitrice dello Slovenian Film Award al Ljubljana Short Film Festival, Ester Ivakič si presenta alla Giuria di Torino Film Festival con l’audacia di un titolo – sinossi “alla Wertmüller”, e che evoca atmosfere gotiche alla Tim Burton: il suo primo film è però soprattutto la favola di un tempo “altro”, una piccola e potente “macchina del tempo” che ci riporta fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, in una zona franca dall’onnipresenza digitale e dall’invadenza dei social, arrivando al pubblico del terzo millennio con un intreccio di sentimenti ed emozioni universali.

Prodotto da Temporama con il sostegno di Slovenski Filmski Center, in coproduzione con RTV Slovenia, Gustav Film e Film Factory, Ida who sang so badly even the dead rose up and joined her in song (Slovenia 2025, 109′) è ispirato dal libro della scrittrice slovena Suzana Tratnik, Noben glas (Neither voice).

Sarà presentato ufficialmente lunedì 24 novembre a Torino Film Festival, in prima nazionale nel Concorso lungometraggi (ore 17, Cinema Massimo 1, anteprima stampa domenica 23 novembre ore 13 Cinema Centrale),«Attraverso il mondo della solitudine infantile – spiega la regista Ester Ivakič – volevo mostrare lo spazio tra la leggerezza della vita quotidiana e l’ombra di una perdita inevitabile. Di fronte a questa sensazione, si può rifugiarsi nell’immaginazione, nel gioco, nella solitudine o nel tempo con gli amici, cercando sicurezza ovunque possibile.

Il film si svolge principalmente in questi momenti». Il film è stato girato nella storica regione slovena del Prekmurje, sul confine di nord-est verso l’Ungheria, e sulle colline di Škofja Loka nell’Alta Carniola, non lontano da Lubiana.

Ila giovane protagonista ha il volto e gli occhi curiosi e malinconici della piccola Lana Marić, oggi 13enne, è invece un’attrice professionista e affermata fra cinema e teatro l’interprete della madre di Ida: l’artista croata Judita Franković Brdar, recente protagonista di un lungometraggio al Tribeca Film Festival.

Spiegano i produttori del film, Andraž Jerič e Jerca Jerič di Temporama e Nerina T. Kocjančič, per lo Slovenski Filmki Center: «siamo orgogliosi di essere l’unico film nel concorso lungometraggi di Torino Film Festival non solo per la Slovenia, ma per tutta l’area dell’Europa sud-orientale: la regista Ester Ivakič dimostra che i giovani talenti del cinema sloveno sanno inventarsi storie locali, ma di interesse globale».

La scorsa settimana il Cottbus Film Festival, uno dei principali eventi cinematografici est-Europei, ha dato la sua menzione speciale al film, definendo “magistrale” la regia di Ester Ivakič, “un’avvincente testimonianza di innocenza e spiritualità che commuove e ispira profondamente”.