A Taranto il dolore per l’impatto ambientale e sanitario legato all’area industriale è una ferita aperta da anni

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Le preoccupazioni per le malattie tumorali e per la salute, soprattutto nei quartieri più vicini allo stabilimento, convivono con la paura di perdere il lavoro, unica fonte di reddito per migliaia di famiglie

È una realtà ingiusta: nessuno dovrebbe essere costretto a scegliere tra salute e occupazione. Le comunità locali chiedono da tempo risposte basate su dati solidi, controlli seri, investimenti in tecnologie pulite e un futuro che non metta i cittadini l’uno contro l’altro.

Servono istituzioni presenti e non che assecondano le responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti in un progetto di sviluppo che non tutelerà mai la vita ma la morte umana al tempo stesso il diritto al lavoro e quello a vivere in un ambiente sano. Non è un’utopia: è una necessità.

Taranto merita verità, protezione e non morte, e soprattutto una prospettiva che non lasci nessuno indietro.