Ridurre nella Legge di Bilancio le accise sulla birra da 2,99 a 2,97 euro per ettolitro e Grado Plato, per sostenere una filiera che rappresenta uno dei pilastri del settore agroalimentare e dell’intera economia nazionale
E’ la richiesta, più volte reiterata, di AssoBirra al governo in vista della prossima Legge di Bilancio 2026. L’accisa, infatti, è parte integrante del prezzo di vendita e oggi rappresenta fino al 40% del prezzo al consumo nei formati più popolari, come il 66cl, mentre su una birra media alla spina circa 80 centesimi sono imputabili all’accisa, incidendo fortemente sul potere d’acquisto dei consumatori e sulla competitività delle imprese italiane.
“Oggi più che mai serve una visione di lungo periodo sulla fiscalità: ridurre le accise non significa solo alleggerire un’imposta regressiva, ma restituire slancio a investimenti, occupazione e innovazione. È una misura che rafforza l’intera filiera e la sostiene anche nei momenti di maggiore incertezza economica”, spiega in una nota Federico Sannella, presidente di AssoBirra.
Secondo Assobirra, una fiscalità più equa “non solo alleggerirebbe il peso per i consumatori, ma rafforzerebbe il legame con la filiera agricola e stimolerebbe nuovi investimenti.
Tra il 2017 e il 2022, infatti, le precedenti riduzioni dell’aliquota hanno prodotto risultati concreti: +10% nei consumi nazionali, +11% nella produzione, +5% nella coltivazione di orzo distico e l’avvio di progetti per il luppolo italiano”, fanno notare.
“Ridurre le accise non è solo una scelta fiscale: è una leva che incide direttamente sul mercato e il potere d’acquisto.
Le riduzioni hanno portato risultati concreti, con crescita dei consumi e della produzione nazionale, mentre gli aumenti hanno generato contrazione e contribuito all’inflazione – aggiunge Paolo Merlin, vice presidente AssoBirra con delega alla cultura della birra e alle tematiche fiscali – perché l’accisa entra nella formazione del prezzo e pesa in modo significativo sul consumatore finale. Una fiscalità più equilibrata è quindi essenziale per sostenere la ripresa, contenere i prezzi e dare stabilità a tutta la filiera”.



