“Cosa si insegna ai bambini? Che il bambino con la maglia numero 2 deve dare la palla al bambino con la maglia numero 3; il 3 al 4, il 4 al 7 fino ad arrivare al 9.
E la creatività? Chi insegna al bambino a sviluppare la genialità? Sono stufo di sentire che non emergono i talenti. È vero in parte. L’Italia riesce a proporre giocatori di qualità, ma sono eccezioni.
E spesso sbocciano da soli. Nei settori giovanili si lavora per meccanizzare i giovani. Li trasformiamo in impiegati.
Imprigionati in schemi e movimenti fissi. E la creatività? Ce la siamo dimenticata. Torniamo a insegnare ai bambini a giocare divertendosi”.


