Un governo al contrario

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A Milano un ragazzo viene aggredito da un branco di coetanei, rapinato, pestato, reso invalido. Una violenza feroce, che parla di sicurezza vera, quotidiana.
Dal governo? Silenzio

Poi però c’è un’altra storia: tre bambini allontanati da una casa nel bosco dal Tribunale per i Minori. Una vicenda delicata che richiederebbe rispetto e prudenza per magistratura e servizi sociali. E proprio per quei bambini e quella famiglia.

Ed è lì che, invece, Salvini e Nordio decidono di scatenare la tempesta. Urlano allo scandalo, attaccano i magistrati, mettono in croce i servizi sociali. Trasformano una storia difficile in propaganda politica. La verità è che questo governo funziona così: tace dove dovrebbe intervenire, urla dove dovrebbe riflettere.

Hanno bisogno ogni giorno di un bersaglio immaginario per coprire i problemi reali: ieri i migranti, l’altro ieri i magistrati, poi persino il Quirinale. Oggi i servizi sociali e una famiglia con tre bambini. Tutto purché non si parli delle cose vere: salari fermi, affitti impossibili, carrello della spesa insostenibile, trasporti colabrodo.

Questo governo non risolve i problemi: li copre con la propaganda.
E intanto, mentre loro si occupano del niente, i problemi veri crescono e le persone restano sole.