Montanari a La7: “A Gaza c’è ancora un genocidio a bassa intensità”

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“A Gaza è un genocidio a bassa intensità che segue quello ad alta intensità, ma in realtà non si è mai fermato.”

Sono le parole di Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per Stranieri di Siena, che a Piazzapulita, su La7, ha presentato il suo nuovo libro Per Gaza (Feltrinelli), illustrato da Marco Sauro.

Un libro concepito, racconta, per non permettere che l’attenzione pubblica scivoli altrove mentre l’Onu descrive la Striscia come “un abisso senza alcuna tregua in vista, minato ogni pilastro della sopravvivenza, cancellati 69 anni di sviluppo umano”.

Montanari spiega che l’opera nasce dall’urgenza di custodire una memoria e un discorso che la cronaca tende a rimuovere. Tutti i diritti d’autore, insieme a una somma equivalente donata dall’editore, saranno devoluti alla CFTA, The Culture and Free Thought Association di Gaza, un’associazione laica guidata da donne che mantiene aperti ambulatori, consultori e spazi culturali in una delle aree più martoriate del pianeta.

Nel corso della trasmissione, Montanari ripercorre la genesi del libro e la necessità di raccontare ciò che sta accadendo nella Striscia al di là delle dichiarazioni ufficiali: “Marco Sauro ha disegnato e io ho scritto questo libro anche perché sapevamo che ci sarebbe stato bisogno di tenere vivo il discorso su Gaza.

Il cessate il fuoco non è un cessato il genocidio. A Gaza si continua a morire: trecento persone sono state uccise dopo il cessate il fuoco. La situazione è drammatica: Israele ha fatto saltare le fognature, non ci sono più case, le persone si ammalano e muoiono.”

La denuncia dello storico si allarga poi al modo in cui la tragedia di Gaza viene rappresentata, o in molti casi occultata, dai mezzi d’informazione. Secondo Montanari, la cosiddetta pace trumpiana ha avuto una precisa funzione narrativa: “È servita a far sì che i media mainstream parlassero di Gaza molte righe sotto il delitto di Garlasco, per venire all’Italia. È calato un vero e proprio oscuramento.”