DOPO AVER VINTO IL PREMIO DELLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELLA STAMPA CINEMATOGRAFICA (FIPRESCI AWARD) A LJUBLJANA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL 2025, E LA MENZIONE SPECIALE A COTTBUS FILM FESTIVAL IN GERMANIA, IL LUNGOMETRAGGIO DELLA REGISTA SLOVENA ESORDIENTE ESTER IVAKIČ CONQUISTA ANCHE LA GIURIA DI TORINO.
TRE FESTIVAL E TRE RICONOSCIMENTI, NEL GENNAIO 2026 IL FILM SARÀ PROIETTATO A TRIESTE FILM FESTIVAL.
TORINO – Riconoscimento prestigioso alla 43^ edizione di Torino Film Festival per il film d’esordio della giovane regista Ester Ivakič, talento rivelazione del cinema sloveno contemporaneo: Ida who sang so badly even the dead rose up and joined her in song – questo il titolo del film presentato in prima nazionale a Torino nei giorni scorsi – ha conquistato il Premio Speciale della Giuria 2025 nella sezione lungometraggi.
«Siamo felici e orgogliosi di questo Premio, il terzo nelle ultime due settimane, che hanno siglato il debutto del nostro lungometraggio – ha dichiarato Ester Ivakič, con i produttori del film, Jerca Jerič e Andraž Jerič di Temporama e Nerina T. Kocjančič, per lo Slovenski Filmki Center: questo riconoscimento, dopo il Fipresci Award a Ljubljana Film Festival e la Menzione speciale della Ecumenical Jury a Cottbus Film Festival, ci invita a guardare con fiducia al futuro cammino del film e alla sua distribuzione per ora in Slovenia, dove dai giorni scorsi è arrivato in sala.
Contiamo di poter definire fra fine anno e le prime settimane del 2026 anche una distribuzione internazionale, perché questa produzione merita di arrivare a un vasto pubblico senza confini». Intanto, nel gennaio 2026 il film sarà in cartellone alla 37^ edizione di Trieste Film Festival.
Ida who sang so badly even the dead rose up and joined her in song è una “favola” iniziatica che vede protagonista la giovanissima Ida – la sorprendente attrice Lana Marić, alla sua prima volta sul grande schermo, oggi 13enne – in un tempo sospeso fra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, poco prima della dissoluzione della ex Yugoslavia, in un villaggio rurale sloveno al confine con l’Ungheria, 30 anni prima che il mondo digitale diventasse il parallelo virtuale delle nostre vite.
L’infanzia è al centro del film, dove una bambina impara a crescere affrontando le prime durezze della vita, a cominciare dalla perdita della persona a lei più cara, sua nonna. Appena 33enne ma già in luce come “il volto del cinema sloveno del futuro”, Ester Ivakič si è presentata a Torino Film Festival con l’audacia di un titolo – sinossi “alla Wertmüller”, che evoca atmosfere gotiche alla Tim Burton: il suo primo film è però soprattutto la favola di un tempo altro, nel quale era possibile vivere con riservatezza e anche in solitudine le proprie emozioni.
Una piccola e potente “macchina del tempo” che ci riporta indietro, qualche decennio prima che l’onnipresenza digitale e i social fossero il pendolo che regola le nostre vite, e arriva al pubblico del terzo millennio con la freschezza di sentimenti universali.
Prodotto da Temporama con il sostegno di Slovenski Filmski Center, in coproduzione con RTV Slovenia, Gustav Film e Film Factory, Ida who sang so badly even the dead rose up and joined her in song (Slovenia 2025, 109′) è ispirato dal libro della scrittrice slovena Suzana Tratnik, Noben glas (Neither voice). La fotografia è a cura di Rok Kajzer Nagode, co-sceneggiatrice è Nika Jurman. In Italia il film proseguirà il suo percorso in occasione della 37^ edizione di Trieste Film Festival, nel gennaio 2026.
«Attraverso il mondo della solitudine infantile – spiega la regista Ester Ivakič – volevo mostrare lo spazio tra la leggerezza della vita quotidiana e l’ombra di una perdita inevitabile. Di fronte a questa sensazione, ci si può rifugiare nell’immaginazione, nel gioco, nella solitudine o nel tempo con gli amici, cercando sicurezza ovunque possibile. Il film si svolge principalmente in questi momenti».
La regista e il cast
Ester Ivakič (1992) è una regista, sceneggiatrice, montatrice e artista visiva che lavora con l’arte cinematografica in vari modi dal 2015. Nel 2016 si è laureata presso la Scuola d’Arte di Nova Gorica con una laurea in Arti e Pratiche Digitali e ha proseguito gli studi magistrali in Regia Cinematografica presso l’Accademia di Teatro, Radio, Cinema e Televisione (AGRFT) di Lubiana.
Nel 2016 ha ricevuto una menzione speciale della giuria allo Slovenian Film Festival per il suo film di laurea “Srdohrd” e nel 2021 ha vinto il premio per il miglior film sloveno al FeKK – Ljubljana Short Film Festival per il suo film “Magical Castle is Here Now”. Nel frattempo, ha scritto, diretto e montato diversi cortometraggi e video musicali, scrivendo anche la sceneggiatura e partecipando a vari workshop per sviluppare il suo lungometraggio d’esordio.
Ida, Lana Marić è nata nel 2011, è una 13enne allegra e curiosa, interessata a tutto e desiderosa di cimentarsi in qualsiasi cosa. Suona il pianoforte e il violino e ha studiato danza classica, recentemente è passata all’hip-hop. Ama anche ascoltare musica, soprattutto K-pop. Il suo gruppo preferito sono le BlackPink, e le ha già viste dal vivo in concerto molte volte.


