Carlo Calenda ha diffuso un comunicato stampa con cui sollecita gli apparati dello Stato a indagare su Alessandro Di Battista
Il tanto brillante quanto incompreso senatore sospetta che Di Battista abbia legami con qualche società di propaganda russa.
Il guerriero con tatuaggio Calenda che si erge a difensore dei valori occidentali, che si gonfia come un pavone quando si definisce liberale – da buon viziatello – sta facendo i capricci perché Di Battista non la pensa come lui e, quasi certamente, ha molto più seguito di lui.
Calenda non ha resistito alla morsa del proprio ego e si è scagliato contro uno scrittore che ha appena pubblicato un libro (La Russia non è mio nemico) che porta un messaggio di pace, di conoscenza dei fatti, di coraggio nella difesa delle proprie libere opinioni.
Tra parentesi, secondo me, gli rode pure che Di Battista vada in TV e non pensa minimamente a noi poveri telespettatori che siamo costretti a ritrovarcelo in tutte le trasmissioni “in forza del suo robusto 3%!”
In ogni caso, non fatevi prendere dai dubbi, Calenda non ne ha azzeccata mai una manco per sbaglio!
