Il commento della direttrice Laura Plaku, al vertice della istituzione preposta alla promozione degli investimenti esteri diretti nel Paese delle Aquile, e che nelle settimane scorse, a Roma, ha sottoscritto una prestigiosa convenzione partenariale con la società italiana Simest di diritto pubblico

“Il settore agroalimentare si conferma sempre di più come un pilastro di assoluta eccellenza per la promozione del più ampio ecosistema economico, turistico ed enogastronomico, oltre a rappresentare una precondizione per lo sviluppo addizionale delle dinamiche turistiche e degli investitori più in generale”
Una tavola speciale, nella settimana della festa della indipendenza nazionale albanese appena celebrata, è stata dedicata all’alta e altissima cucina, intesa come ponte di unione delle culture e delle personalità autorevolmente intervenute, dal Primo Ministro Edi Rama alla direttrice generale Laura Plaku alla ambasciatrice Catherine Suard in rappresentanza della Francia, nazione con cui Tirana ha intrecciato, grazie allo stesso Rama, una speciale relazione di amicizia.
“Le scuole professionali stanno preparando i talenti che guideranno la gastronomia di domani. Nel palazzo delle Brigate, i partecipanti si sono riuniti per discutere di come il gusto e la tradizione possono creare collaborazioni e promuovere l’Albania sull’arena internazionale – spiegano dalla agenzia Aida – Uno speciale ringraziamento va doverosamente a Guillaume Gomez, presidente della Groupe Gastronomie nonché Chef del Palazzo Eliseo e Chef della Presidenza della Repubblica francese, onorato con l’alto titolo di Meilleur Ouvrier de France, che ha apprezzato l’arte della cucina albanese e le sue potenzialità come strumento di diplomazia in grado di amalgamare e di combinare gli ingredienti locali e del territorio con le più rinomate ricette internazionali”.
La Direttrice generale esecutiva di Aida, Laura Plaku, nel ringraziare il Premier Edi Rama e l’Ambasciatrice Suard, ha dichiarato che “questa attività dimostra come la nostra tradizione culinaria non è solo parte integrante della nostra cultura, ma rappresenta, nello stesso tempo, un potente strumento di ulteriore diplomazia economica, turistica e imprenditoriale”.
In particolare, le discussioni sono state incentrate sui capitoli relativi alla promozione del cibo sano e dei prodotti tipici locali, nonché sulla gastronomia come mezzo di cooperazione culturale. Ulteriori passi in avanti saranno compiuti sulla formazione professionale come asse di sviluppo gastronomico e turistico di qualità, inseparabile da politiche di educazione professionale.







