Quest’ uomo è il prof. Angelo d’Orsi che, probabilmente, molti di voi conoscono

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Qualche settimana fa, gli è stato impedito di parlare al Polo ‘900 di Torino dove avrebbe dovuto tenere una conferenza poi annullata perché il professore è inviso alle teorie guerrafondaie (sulla pelle altrui) degli statisti incompresi Picierno e Calenda, quest’ultimo meglio noto con il nome “guerriero con tatuaggio” fermo da anni al 3% pur essendo onnipresente sui media.
Notizia di ieri è che anche l’evento organizzato da d’Orsi insieme a Barbero, Elena Basile, Di Battista, Moni Ovadia e altri è stato bloccato in quanto il teatro, sempre a Torino, con cui aveva sottoscritto un regolare contratto, ha improvvisamente cambiato idea e ha cancellato la prenotazione.
Suvvia, basta parlare di fascismo e censura riferendosi solo alla destra di governo. L’aria è sempre più asfittica perché nei fatti è tutta la politica a voler soffocare il pensiero libero.
Politica e media non amano essere disturbati da chi propone altre soluzioni o da chi cerca di trasmettere l’essenza pura e al contempo pragmatica del pacifismo.
Politica e media vigliacchi e intimoriti da strade alternative, colpiscono senza pudore e cercano di spegnere il dissenso alla linea tracciata che porta alla guerra.
Non dobbiamo permetterlo.

Barbara Lezzi