Il Banchiere scrittore, a Saluzzo presso la sala conferenze del circolo Interno 2, ha introdotto e coordinato il convegno dedicato alla più recente realizzazione libraria con cui Gian Maria Aliberti Gerbotto ha reso omaggio al giornalista Rai Vincenzo Mollica, rendendolo protagonista di un imperdibile e avvincente racconto giallo ambientato nelle terre degli “Uomini di Mondo” fra sud Piemonte e Liguria, in continuità con una tradizione narrativa oramai apprezzata e consolidata tra narrativa, documentario e suspence

Chi ha ucciso, nella finzione, il celebre inviato Rai Vincenzo Mollica? Un nome legato in maniera indissolubile alle cronache della cinematografia e del festival di Sanremo dove la conoscenza e la stima reciproca fra l’autore del libro, scrittore consolidato a livello nazionale, e il giornalista della TV di Stato, protagonista del nuovo noir che ha come teatro la provincia Granda e i suoi territori sempre più pregiati sul piano turistico.

Nella scorsa settimana, la sala convegni dell’interno 2 è stata gremita dagli Uomini di Mondo, un parterre ispirato alla celebre battuta del principe de Curtis in arte Totò che ha portato il cuneese agli onori del mondo. Una tradizione di cui Vincenzo Mollica ha scelto di fare parte come amico personale di Gian Maria Aliberti Gerbotto e come protagonista del nuovo romanzo giallo che si prefigge di risolvere l’ennesimo delitto eccellente, e come tale imperfetto nella definizione di hitchcockiana memoria, consumato sullo sfondo delle scenografie paesaggistiche, territoriali e identitarie del basso Piemonte e della Granda.

“Sono felice del meritato successo dell’amico Gian Maria, poiché gli omicidi eccellenti da lui prospettati sul piano narrativo – ha spiegato Beppe Ghisolfi, banchiere scrittore – si traducono in successi per le stesse personalità nella vita reale, e io ne so qualcosa. Gian Maria, attraverso la propria creatività, concorre alla promozione del nostro territorio, e la sala gremita questa sera ne rappresenta una ulteriore conferma. La capacità fantasiosa di Gian Maria sul piano narrativo, e la genialità analoga di Danilo Paparelli sul piano figurativo e caricaturale, formano un binomio consolidato e inscindibile per il nostro territorio che ne fa autentici Uomini di Mondo e Ambasciatori di Cuneesità oltre i confini della provincia”.
AZ



