Il Pd è una polveriera

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Ragazzi, che fatica. Prima per metterli tutti insieme, poi per tenerceli, tutti insieme

Quindi per andare alla carica alle Regionali, per convincerli che si può essere competitivi, e il girone d’andata ti va malino, quello di ritorno magari più che benino, ma no che ancora non basta. Hai voglia a spiegare che la candidata premier non puoi essere che tu, perché avrai più voti, o perché ci sarà un nome da mettere sulla scheda di una legge elettorale riformata, oppure perché, alla fine, sarai sempre tu a vincere le primarie.

Macché, ci si mette pure Giorgia Meloni, che pareva la tua alleata migliore nello spingere perché il duello potrà essere solo tra voi due, le gemelle diverse e implacabili della politica italiana, e ora invece ti invita ad Atreju, ma insieme a Giuseppe Conte, perché non è lei, la premier, a decidere chi è il leader dell’opposizione.

E figuriamoci se l’avvocato del popolo se la fa scappare l’occasione, sostenuto da Rocco Casalino, che ha da tempo messo nel cassetto l’uno vale uno e rilancia Giuseppe nel nome del curriculum e della competenza.

E poi ancora il tuo partito, dove l’area riformista, e non solo, pensa che non puoi vincere, perché sei troppo estremista, e anche se vincessi non sarebbe un bene, perché sei troppo estremista.

E fin qui passi, perché Elly Schlein non è una che si mette paura facilmente, e dei giochi di Palazzo se ne fa un baffo, convinta com’è che tra i suoi oppositori le chiacchiere sono tante, ma i voti pochini. Ma, come al solito, c’è dell’altro, più denso e più insidioso, irto dei temi della politica, estera e interna.

Le divisioni

Può darsi che ci sia pure la voglia di dare un calcio sulle ginocchia della segretaria, da parte di Graziano Delrio, ma resta il fatto che il suo disegno di legge contro l’antisemitismo ha scoperchiato, per lo meno, un bel po’ di ambiguità.

Gad Lerner lo mette in guardia: «Ma non ti rendi conto che la legge speciale a tutela di noi ebrei, pur con le migliori intenzioni, finirà solo per fomentare il pregiudizio antisemita e metterci ancor più nel mirino?».

Roberto Gressi