LA VORAGINE

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Secondo la Banca Mondiale la ricostruzione dell’Ucraina costerà 524 miliardi nei prossimi 10 anni, tutti a carico dell’Europa. La previsione è dell’anno scorso e ad oggi la spesa stimata si aggira sui 600 miliardi

A tale spesa effettiva vanno aggiunte le ruberie intrinseche nel sistema-Ucraina, che la Banca Mondiale non quantifica ma secondo diverse fonti si tratta del 30% degli aiuti, che scompaiono regolarmente nelle tasche dei corrotti di stato.

Inoltre la cifra ipotizzata di circa 600 miliardi riguarda solo la ricostruzione delle infrastrutture distrutte: a queste vanno aggiunte le spese correnti dello Stato (almeno 70 miliardi di euro l’anno), che l’Ucraina non è e non sarà in grado di pagare neppure in minima parte e quindi di nuovo dovrà supplire l’Unione europea.

È evidente che per l’Europa si apre una voragine infinita, che ci trascinerà tutti nel baratro, a meno che qualche governo a un certo punto abbia il coraggio di dire: Basta, da qui in avanti l’Ucraina faccia da sola. Ma dubito che accadrà, con le classi politiche scalcinate e imbelli che ci ritroviamo. Pertanto nei prossimi anni tutti i paesi europei si impoveriranno in maniera sostanziale.

Conclusione:

1 – per l’Europa fare la guerra è più economico che fare la pace, ma non può continuare in eterno perché l’Ucraina presto o tardi si schianterà.
2 – da un punto di vista storico la guerra in Ucraina segna la fine dell’Europa e della sua parabola economica. Con un colpo solo, la Russia ha sbaragliato l’Ucraina, la Nato e l’Europa.