Oltre 200 ex ostaggi, loro parenti e familiari di ostaggi deceduti hanno scritto una lettera al primo ministro Benjamin Netanyahu chiedendogli di autorizzare l’istituzione di una commissione statale d’inchiesta sulle mancanze legate all’aggressione del 7 ottobre 2023
La lettera è stata pubblicata dall’October Council, un movimento composto da famiglie in lutto che chiedono un’indagine statale, a 800 giorni dal massacro guidato da Hamas. “Chiediamo al governo israeliano di smettere di eludere, di rimandare, di insabbiare”, occorre ”istituire immediatamente una commissione d’inchiesta statale”, si legge nella lettera.
“Chiediamo verità, giustizia e responsabilità”, prosegue il testo. “Se non volete assumervi le vostre responsabilità e non volete istituire una commissione del genere, come richiesto dalla maggioranza della nazione, lasciate i vostri posti e lasciate che sia la nazione a decidere”.
Nella lettera i firmatari chiedono un’indagine trasparente che esamini ogni evento del 7 ottobre, tra cui “il crollo dei sistemi di difesa e di intelligence, le richieste di aiuto senza risposta, l’abbandono durato ore delle comunità di confine di Gaza e l’abbandono di civili e soldati all’inferno”.
Chiedono inoltre che l’indagine esamini “cosa è successo dal 7 ottobre: il modo in cui sono state prese le decisioni durante i negoziati per il ritorno degli ostaggi, le ragioni dei ripetuti ritardi, il coordinamento tra politici e militari, le dichiarazioni e le azioni dei funzionari pubblici e il loro impatto sulla vita degli ostaggi, sulla loro salute mentale e fisica, il destino di coloro che sono stati presi vivi e sono stati assassinati in cattività, e la lunga attesa per il ritorno degli ostaggi deceduti alle loro famiglie”.

