Il Premier, assieme alla Ministra dell’economia Delina Ibrahimaj, ha presentato nella sede dells Piramida, di fronte a una platea di studenti e ragazzi, il pacchetto degli interventi che miglioreranno l’ecosistema per l’avviamento e la crescita delle nuove imprese innovative e a più alto valore aggiunto: “A oggi, il nostro Governo ha sostenuto oltre 200 progetti aziendali e professionali, un terzo dei quali a gestione o a prevalente conduzione femminile”
(Fonte: agenzia Ata) Le start-up e le garanzie giovanili si confermano due strumenti privilegiati per accelerare l’integrazione Europea dell’Albania e per favorire il rientro dei giovanissimi e dei talenti più richiesti dal mercato internazionale dei servizi professionali. Lo ha ribadito il Primo ministro Edi Rama nel corso di una conferenza presso la Piramida, confermando che “il nostro Governo sta aumentando in misura significativa la propria attenzione all’ecosistema delle start-up in tutto il Paese. Siamo fortemente concentrati sulle nuove imprese innovative, a favore delle quali aumenteremo ulteriormente le politiche di sostegno. Oltre 200 start-up sono state finanziate dai nostri programmi di sostegno diretto, ma in questo settore possiamo e dobbiamo ottenere risultati ancora più tangibili”.
Un obiettivo, quest’ultimo, che potrà essere raggiunto “vincendo, una volta per tutte, sullo scetticismo che caratterizza un numero ancora troppo alto di persone e di giovani nei confronti degli strumenti statali di agevolazione che, lo ricordo, sono anche gli strumenti che consentono di utilizzare sul nostro territorio la quota principale dei fondi provenienti dall’Unione Europea – ha aggiunto Rama – Le premesse per progredire esistono tutte: infatti, la stragrande maggioranza dei giovani che hanno beneficiato di questi programmi ha meno di 29 anni, e nello stesso tempo il 37 per cento di queste start-up è di proprietà o conduzione femminile, percentuale doppia della media europea”.
Parallelamente, l’impegno dell’Albania nel recepimento delle raccomandazioni Europee ha portato la Commissione di Bruxelles a sbloccare una dote pari a oltre 60 milioni di euro per l’attuazione della Garanzia Giovani, con possibilità di utilizzo che beneficeranno 60.000 ragazze e ragazzi con gli stessi diritti e opportunità riconosciute a uno Stato comunitario della UE.




