Protagonista dello svezzamento, è il frutto preferito per i primi assaggi da offrire ai piccoli. Ma non tutte le mele sono uguali e il bambino non è un piccolo adulto
La mela, da sempre, è grande protagonista dello svezzamento. Questo frutto è in genere scelto come primo alimento da far assaggiare ai più piccoli: con un gusto dolce e delicato è tra i più graditi in un momento importante della vita dei bambini, in cui si può cominciare a definire la base di una sana alimentazione.
La mela infatti è ricca di preziosi nutrienti, fibre e vitamine, oltre a vantare un’elevata digeribilità: risulta dunque ideale per iniziare gradualmente a incontrare consistenze e sapori nuovi.
Lo conferma Giulia Fiore, biologa nutrizionista del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale dei bambini Vittore Buzzi – Università degli Studi di Milano: “È nota l’importanza della frutta come gruppo alimentare fondamentale che deve essere introdotto durante le prime fasi del divezzamento, ovviamente seguendo uno schema alimentare che gradualmente la introduca nei diversi momenti di consumo, coprendo progressivamente le esigenze legate alle fasce di età, rispettando le indicazioni del pediatra di riferimento.
La mela, come la maggior parte dei frutti, apporta acqua, fibre, vitamine e minerali utili all’organismo, e grazie al suo sapore dolce viene facilmente gradita durante il divezzamento.
Quando utilizzata nei prodotti destinati all’infanzia, deve rispettare i requisiti normativi previsti per questa categoria di prodotto. Introdurre la mela in fase di divezzamento è un’ottima cosa: può essere consumata come spuntino di metà mattina/metà pomeriggio e proposta alla fine della pappa.”.
