Roberto Benigni ha tolto ogni retorica alla guerra e l’ha chiamata per quello che è

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Non una necessità, non un destino, non un male “inevitabile”. Bensì una volgarità, un’oscenità, un fallimento dell’umanità: “Come si fa a parlare di guerra ancora oggi? Ci sono persone, dei geni che fabbricano delle armi.

Invece di essere impiegati per la nostra felicità, questi geni vengono impiegati per fabbricare strumenti che ci uccidono. Le armi dovrebbero essere messe in un museo, fatte vedere come strumenti di tortura. Adesso le vogliono fare meno cruente, vogliono ‘umanizzare’ la guerra. Ma dico: ma si può umanizzare la guerra, la cosa più disumana al mondo? La guerra non va umanizzata, va abolita.

La guerra non è nemmeno una cosa malvagia, perché le cose malvagie hanno un fascino. La guerra è volgare, è una volgarità immensa, le persone che la fanno sono volgari. Dovrebbero inserire in tutte le Costituzioni del mondo il nostro articolo 11 nostra Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra”.

Dovrebbe essere adottato da tutte le Costituzioni del mondo: la Russia ripudia la guerra, l’America ripudia la guerra. Il mondo deve ripudiare la guerra per sempre. È un’indecenza, è una cosa orribile la guerra, è una volgarità. Una immensa volgarità!”.