NASCE EURO/AGRO ALBANIA, RAMA: NON UN SITO WEB QUALSIASI, MA IL NOSTRO PUNTO D’INCONTRO CON LA UE E CON IL MERCATO COMUNE

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Il Premier del Paese delle Aquile, assieme al Ministro delegato Andis Salla, ha presentato oggi le iniziative che, in coerenza con i capitoli relativi all’adeguamento del settore rurale alle raccomandazioni europee, si prefiggono la modernizzazione delle filiere agricole e agroalimentari le quali rappresentano un terzo del reddito e del valore aggiunto nazionale

Il capo del Governo e il titolare del dicastero competente: “L’obiettivo è portare 150.000 aziende agricole primarie, entro il 2029, a rispettare appieno i parametri produttivi, qualitativi e commerciali rientranti negli standards comunitari. In tal modo, per poter esportare i nostri prodotti, non dovremo più chiedere alcun permesso preventivo, ma avremo la possibilità di rivolgerci, in condizioni di leale concorrenza, a un mercato formato da centinaia di milioni di consumatori”

Il ministro Andis Salla 

L’onorevole Rama, nel corso del proprio odierno intervento, ha ribadito che la piattaforma appena introdotta, e nella quale saranno integrati elementi di intelligenza artificiale, consentirà un dialogo diretto e fluido tra le Organizzazioni dei produttori e dei coltivatori agricoli e zootecnici da una parte, e le Amministrazioni statali e locali dall’altra, e questo interscambio sarà favorito dalla contestuale attivazione di uffici e sportelli locali di orientamento alle opportunità messe a disposizione dalla UE, dai fondi strutturali e dai bandi nazionali e territoriali destinati a indirizzare e complementare gli aiuti strutturali comunitari.

“Già oggi – ha precisato il capo del Governo – il nostro export agroalimentare raggiunge 80 Paesi per un totale che supera oramai stabilmente il mezzo miliardo di euro annuo di controvalore. Il nostro dichiarato obiettivo è di arrivare in maniera strutturale al miliardo di euro, dal cui contributo deriverebbe il dimezzamento dell’esposizione della bilancia commerciale nazionale. Gli aiuti diretti e indiretti all’agricoltura sommano a più di cento milioni all’anno, veicolati per il tramite dei Ministeri competenti, dell’agenzia statale per lo sviluppo rurale e della Banca di sviluppo appena entrata in funzione”.

AZ