Natale 2025: feste soprattutto in casa, tradizione a tavola e consumi più prudenti

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Sarà un Natale all’insegna della famiglia e della tradizione quello che si apprestano a vivere i padovani. Quasi otto cittadini su dieci trascorreranno infatti la Vigilia e il pranzo di Natale tra le mura domestiche, a casa propria o di parenti e amici. Solo una minoranza sceglierà di festeggiare fuori casa, optando per uno degli oltre ottocento ristoranti presenti in provincia, un dato in lieve flessione rispetto allo scorso anno (-1%).

Una tendenza che si inserisce in un quadro più ampio di prudenza nei consumi, confermato anche a livello nazionale. Per la cena della Vigilia e il pranzo del 25 dicembre la spesa complessiva stimata si attesta intorno ai 3,3 miliardi di euro, circa il 5% in meno rispetto al 2024. Un dato che riflette il duplice atteggiamento delle famiglie: da un lato la volontà di non rinunciare al Natale, dall’altro una maggiore attenzione al budget.

A Padova, una famiglia media di tre persone spenderà circa 120 euro per il pranzo di Natale, per una spesa complessiva che sfiora i 40 milioni di euro. Anche chi sceglierà il ristorante troverà un’ampia varietà di proposte, con menù che vanno dai 30 ai 120 euro a persona, per un giro d’affari stimato in circa 2,5 milioni di euro. Nei locali padovani prevalgono le ricette della tradizione, come il gran bollito, il cotechino, le zuppe e i piatti di carne, senza rinunciare alle proposte a base di pesce; in molti ristoranti è ancora possibile prenotare.

La parola chiave resta “famiglia”. Il Natale vissuto in casa non rappresenta solo una tradizione consolidata, ma anche una risposta concreta alla situazione economica: si rinuncia a spese superflue e a regali costosi, ma non al buon cibo, privilegiando prodotti di qualità. In tavola non mancheranno bolliti, zamponi, arrosti, lasagne, piatti di pesce, accompagnati da vini selezionati e dai classici dolci natalizi come panettoni, pandori e torroni.

«Nonostante il calo dei consumi – dichiara Luca Pasin, presidente Fiesa Confesercenti – i padovani non rinunciano al pranzo di Natale. Magari lo trascorrono a casa, ma con cibi tradizionali e di qualità. Quest’anno, inoltre, non si sta rinunciando nemmeno ai regali con un aumento e apprezzamento verso prodotti di qualità: questo ha portato a un incremento delle presenze e delle vendite nei centri storici.

La Vigilia di Natale si è confermata infatti un momento centrale anche per lo shopping, con un aumento dei flussi nei negozi di tutta la provincia. Un segnale positivo per il commercio locale, che guarda con fiducia agli ultimi giorni prima delle feste e a un Natale più sobrio, ma capace di riportare un po’ di ottimismo tra i commercianti».