Unifil: “L’esercito israeliano spara e ferisce un peacekeeper in Libano”. Guterres: “Inaccettabile”

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Israele e Stati Uniti sono in disaccordo nella discussione sul futuro della Striscia di Gaza: il nodo è se iniziare la ricostruzione o se prima procedere con la sua smilitarizzazione. Lo riferisce l’emittente israeliana Kan.

L’amministrazione americana puntano a procedere con la fase B del piano Trump per porre fine alla guerra già a metà del mese prossimo. Funzionari israeliani affermano che gli Usa vorrebbero che l’azione avvenga simultaneamente: la smilitarizzazione e la ricostruzione della Striscia. Tuttavia, Israele preferirebbe smantellare Hamas e smilitarizzare la Striscia prima di passare alla fase di ricostruzione.

L’amministrazione americana è interessata a procedere con la Fase 2 del piano del presidente Trump per porre fine alla guerra già a metà del mese prossimo, e fonti israeliane affermano che l’amministrazione vuole che il passaggio avvenga simultaneamente: disarmare la Striscia e ricostruirla

Ma Israele vuole prima disarmare Hamas e smilitarizzare la Striscia, e solo dopo procedere con la fase di ricostruzione.

Come parte del piano, le Idf stanno già bonificando aree a Rafah per preparare il terreno per la fase successiva, che include il trasferimento della popolazione nei quartieri che saranno costruiti, senza le Idf e senza Hamas, a Rafah.

Il piano americano prevede inizialmente lo schieramento di case mobili, ma in seguito anche nuove costruzioni.

Tuttavia, ci sono significativi punti interrogativi riguardo alla costituzione della forza multinazionale che dovrebbe operare nella Striscia, incluso il coinvolgimento turco. Secondo una fonte vicina alla vicenda, sia l’Italia che l’Indonesia hanno concordato di inviare soldati nella forza, che opererà secondo un mandato simile a quello dell’Unifil.