Tanti rimpianti, ma alla fine a passare è la Juventus. Sconfitta nettamente immeritata per il Pisa di Gilardino che arriva a mettere per larghi tratti in difficoltà i bianconeri. Nel finale di primo tempo Moreo colpisce la traversa, poi nella ripresa è Tramoni a ripetere il copione. Purtroppo però un’autorete di Calabresi, intervenuto su Kalulu, decide il match.
Nel recupero arriva anche una punizione più dura del previsto con Yildiz che segna il 2-0. I nerazzurri restano così a 11 punti a tre lunghezze dal Genoa, prossimo avversario. Non si potrò più sbagliare, bisognerà vincere a ogni costo.
Emergenza attacco per il Pisa che, dopo l’impiego in Coppa d’Africa da parte di Nzola, deve rinunciare anche a Meister, assente dell’ultimo minuto a causa di un attacco febbrile. Gilardino dunque deve ricostruire tutto il reparto offensivo. Nel catino dell’Arena, esaurita in ogni ordine di posto, il tecnico nerazzurro schiera Calabresi con Canestrelli e Caracciolo davanti a Semper, mentre a centrocampo Touré e Angori agiscono sugli esterni, con Aebischer e Vural in mezzo. Sulla trequarti Leris agisce accanto a Tramoni, tornando nel suo ruolo originario quando iniziò la sua avventura pisana prima di infortunarsi all’inizio della scorsa stagione. Infine Moreo è l’unico terminale offensivo. In qualche modo dunque il tridente che non vedremo mai (leggi l’articolo) si è realizzato, con l’algerino al posto del brasiliano. Una scelta che sa pesantemente anche di bocciatura per Lorran, se il tecnico arriva a preferirgli un esterno offensivo sulla trequarti invece di buttarlo dentro come titolare. “Forza Pisa, combatti senza paura” è lo striscione dei tifosi. Prima della partita Vaira conferma la necessità di intervenire pesantemente sul mercato: “Un centrocampista e due attaccanti? L’idea potrebbe essere quella”.


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