Milan-Hellas Verona 3-0: prima il solito Pulisic, poi Nkunku si prende San Siro

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Un modo migliore per concludere il 2025 Massimiliano Allegri non poteva trovarlo per il suo Milan. In uno di quei match che tanto i rossoneri hanno sofferto in questa prima parte di stagione, con pazienza e un pizzico di sano cinismo il Diavolo ha messo in campo una prestazione solida e da tre punti contro un avversario, il Verona, sceso in campo a San Siro con l’audacia di comandare il gioco.

Dopo un primo tempo passato a guardare e a controllare il palleggio gialloblù senza subire tiri in porta, il Milan – con il solito Pulisic – ha trovato la giocata che ha sbloccato la sfida e a inizio ripresa con Nkunku uno dei protagonisti più aspettati ha chiuso velocemente i conti portandosi sul 3-0 in un delitto, sportivamente parlando, perfetto.

Il calcio d’inizio del Verona spedito direttamente in fallo laterale “alla Psg” ha mandato un chiaro segnale di intenti al Milan che, però, si è scomposto fino a un certo punto. Controllando la velocità di Giovane con la guardia di Pavlovic, i rossoneri di Allegri pur senza riuscire a creare gioco hanno aspettato il momento giusto per colpire, ammirando da lontano la tenacia e la volontà degli avversari provando qua e là soprattutto con Loftus-Cheek qualche sortita decisiva. Quella giusta è arrivata nel recupero sugli sviluppi di un corner con la spizzata di Rabiot che ha trovato Pulisic pronto a capitalizzare in mezzo all’area di rigore.

Nella ripresa il Verona si è ripresentato in campo cambiando il volto all’attacco inserendo Orban e Sarr al posto di Giovane e Mosquera, ma i gialloblù non hanno fatto nemmeno in tempo ad organizzarsi che il Diavolo è scappato via trascinato da Nkunku. L’attaccante francese, protagonista di voci insistenti d’addio dopo mesi deludenti, ha deciso di cambiare il proprio destino nel match e, chissà, nella sua avventura in rossonero nel giro dei primi otto minuti dopo l’intervallo. Al 48′ ha conquistato un rigore sfruttando l’ingenua trattenuta di Nelsson, poi lo ha realizzato sbloccando nei numeri e nella testa. Risultato? Cinque minuti più tardi ha firmato la doppietta arrivando per primo sul pallone respinto dal palo dopo la conclusione dal limite di Modric, chiudendo i conti e permettendo il lusso ad Allegri di fare turnover in partita anche in vista della prossima trasferta di Cagliari.