La Bulgaria dal primo gennaio entra nell’euro, i numeri tornano, la politica no: cosa cambia davvero

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Il 1° gennaio 2026 non sarà soltanto una data da calendario. Per la Bulgaria segnerà la fine di una lunga transizione e l’inizio di una responsabilità piena: l’ingresso nell’eurozona come ventuneesimo Paese della moneta unica. Un passaggio preparato con meticolosità tecnica, ma attraversato da un’inquietudine politica e sociale che racconta molto più di un semplice cambio di valuta.

​Un traguardo formale, una prova pratica

Come sappiamo, la decisione è diventata ufficiale nell’estate del 2025. Il 4 giugno scorso, Commissione europea e Banca centrale europea hanno infatti certificato che Sofia soddisfa i criteri di convergenza: inflazione sotto controllo, finanze pubbliche solide, tassi di interesse allineati, stabilità del cambio. Poche settimane dopo, l’8 luglio, il Consiglio Ecofin ha completato gli atti finali fissando irrevocabilmente il tasso di conversione: 1 euro = 1,95583 lev, lo stesso valore che da anni ancora la moneta nazionale all’euro.