Carmelo Miceli, Responsabile Sicurezza della Segreteria nazionale del Partito Democratico, afferma: “Se il Covid è tornato a girare in Sicilia è solo perché Musumeci, dopo avere fatto lo sceriffo per i mesi del lockdown, ha lasciato che l’estate isolana fosse senza regole”.
L’esponente del Pd si riferisce all’ordinanza di chiusura degli hot spot sull’isola: “La causa dell’aumento dei contagi in Sicilia è l’atteggiamento troppo “morbido” che Musumeci ha voluto tenere durante l’estate. È sua la responsabilità se per due mesi traghetti, piazze, lungomari, spiagge e locali sono stati pieni di gente, proveniente da ogni dove, che girava senza mascherina e non rispettava le distanze, come se non fosse mai accaduto niente. Musumeci lo sa perfettamente ma, piuttosto che ammettere il proprio fallimento, piuttosto che riconoscere la propria incapacità a gestire un fenomeno complesso, in perfetto stile salviniano, sta provando subdolamente a dire che la causa della presenza del virus nell’isola sono i migranti, arrivando a emette una ordinanza che lascia intuire che appena andranno via i migranti andrà via anche il virus. Niente di più falso, immorale e razzista. Non lascerò che un Presidente pro tempore possa sfregiare il buon nome dei siciliani, donne e uomini che hanno l’accoglienza nel loro DNA. Chiederò al Ministero dell’Interno di impugnare immediatamente questa ordinanza bestiale che infange il buon nome di tutti i Siciliani e pretenderò che, questa sciagura di Presidente, sia chiamato a risponderne per i danni che la sua azione squallida sta creando all’immagine della Sicilia e dei siciliani. La Sicilia non è come Musumeci. La Sicilia non è razzista. E Musumeci non è degno di rappresentarla”.



