Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, a ‘Che giorno è’ ha dichiarato: “La capacità del mezzo di trasporto pubblico non deve superare l’80%. Noi vorremmo abbassare questa percentuale. Il Cts parlava del 50% per stare tranquilli, ma per arrivare al 50% abbiamo bisogno di più mezzi e risorse. Tutti quelli in circolazione li stiamo utilizzando. Le aziende di trasporto non ce la fanno e l ‘unica possibilità è differenziare gli orari di ingresso e uscita delle scuole e tornare allo smart working com’era fino a qualche mese fa. Sul tema del sovraffollamento degli autobus noi sindaci – ha spiegato Decaro – non abbiamo il potere di obbligare i dirigenti a scalare gli orari. Si sovraccaricano i mezzi di trasporto pubblico perché si muovono insieme pendolari e studenti. Una soluzione può essere tornare allo smart working e scalare gli orari di ingresso e di uscita dalle scuole, altrimenti rischiamo di avere il distanziamento nelle aule ma non riusciamo a rispettarlo nei bus. Noi vorremmo abbassare la capienza, il cts diceva il 50% per stare tranquilli, ma avremmo bisogno di più mezzi e più risorse. Tutti i mezzi in circolazione li stiamo usando – dice Decaro – e le aziende di trasporto non ce la fanno, l’unica possibilità è differenziare gli orari. Come sindaci ci atteniamo alle indicazioni dell’autorità sanitaria nazionale e del Governo, provando a dare dei suggerimenti. Ieri al Governo abbiamo chiesto che il numero degli spettatori in strutture per spettacoli culturali e in strutture sportive, gli stadi, sia la stessa in tutta Italia, sia omogenea. Su teatri e stadi abbiamo chiesto uniformità, una percentuale rispetto al numero posti a sedere ed è stata accettata. Abbiamo chiesto anche di non chiudere bar e ristoranti presto ma di interrompere il servizio al banco, quello verso l’esterno, evitando cioè la somministrazione non al tavolo dopo le 21, che è quella che crea la situazione da movida per ridurre assembramenti fuori dai locali”.



