Stiamo vivendo un momento davvero molto complesso e delicato. Lo dimostra la tensione sociale crescente e le voci di protesta che immediatamente si sono levate non appena sono state diffuse le prime indiscrezioni sulle nuove misure che il governo avrebbe adottato per fronteggiare la seconda ondata del Sars-Cov-2. Ma attenzione! Perché le scene di guerriglia urbana che si sono registrate a Napoli prima e a Roma e in altre città poi, non hanno nulla a che vedere con la libertà di espressione e il legittimo diritto al dissenso. Da sempre infatti i gruppi dell’estrema destra extraparlamentare cavalcano le proteste di piazza infiltrandosi in manifestazioni altrimenti pacifiche e sacrosante. E anche questa volta è andata così, come ha confermato la ministra dell’Interno Lamorgese e le forze dell’ordine che hanno fermato soggetti appartenenti a Forza Nuova e Casa Pound, due organizzazioni neofasciste che, è bene ricordarlo, andrebbero sciolte. E a raccogliere il consenso di questi aizzatori di popolo saranno Salvini e Meloni. Ma guardiamo quello che sta succedendo. Tutti i Paesi europei sono alle prese con misure simili, quando non più stringenti, alle nostre. Il governo è dovuto intervenire e ha cercato di trovare la mediazione più equilibrata possibile. Già oggi il Cdm potrebbe approvare il decreto contenente le misure di ristoro per le categorie che saranno colpite dalle chiusure dell’ultimo Dpcm. Si lavora su interventi per 5 miliardi, con il rifinanziamento della cassa integrazione che sarà prolungata di oltre 18 settimane e ristori direttamente sul conto corrente ai titolari di bar, pasticcerie, ristoranti, locali, birrerie, gelaterie, pub, discoteche, cinema e teatri, palestre e piscine, sale giochi, impianti di sci (circa 350 mila imprese). Arriveranno inoltre gli indennizzi per i lavoratori stagionali (600 o mille euro), quelli del turismo, dello sport e dello spettacolo. Infine, stop alla seconda rata dell’Imu e estensione a ottobre e novembre del credito d’imposta per gli affitti commerciali. Insomma, ce la stiamo mettendo davvero tutta. Non siamo in guerra tra di noi, ma contro un virus subdolo, che ha messo in ginocchio il mondo intero.


