Oscar Luigi Scalfaro

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Fu lui nel vano tentativo di bloccare Sil­vio Berlusconi a volere la legge sulla parcondicio televisiva.
Una norma che di fatto sospende nelle Tv locali le trasmissioni politiche nel me­se precedente le elezioni mentre quelle nazionali se ne infischiano pagando even­tualmente le pesanti multe previste. Come succede sempre in Italia chi fa le leggi non si occupa di chi deve applicarle con conseguenze nefaste. Nel periodo in cui si dovrebbe dare maggiori informazioni sui candidati e sui programmi, le piccole e medie emittenti, nell’impossibilità di applicare una legge con regole assurde, tacciono. Così la “par condicio” ha creato enor­me disparità tra Tv nazionali e locali. Invocai anch’io la par condicio quando il Presidente Scalfaro venne in visita ad Alba.

Le sue guardie bloccarono l’ingres­so in municipio lasciando passare solo le troupe della Rai. Mi misi ad urlare come un pazzo finché Oscar Luigi Scalfaro in persona si avvicinò e mi concesse l’inter­vista. In molte altre occasioni avevo incontra­to il presidente ed avevo avuto modo di conversare a lungo con lui ad un conve­gno sul lago d’Orta insieme al brillante giornalista Roberto Campana. L’impressione era sempre quella di un uomo molto pio ma deciso. “Non ci sto”, ripetuto più volte in televi­sione, rimane la sua frase più famosa.