#BIDEN46: BIDEN HA SCELTO IL SUO SEGRETARIO DI STATO

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Il presidente eletto Joe Biden ha scelto di nominare Antony J. Blinken, un suo fidato consigliere per la politica estera, come prossimo Segretario di Stato degli Stati Uniti, figura assimilabile al ministro degli Esteri in Italia.

Blinken, 58 anni, è stato vice segretario di stato sotto il presidente Barack Obama e ha iniziato la sua carriera presso il Dipartimento di Stato durante l’amministrazione Clinton.

Biden dovrebbe anche inoltre nominare Jake Sullivan come Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Sullivan, 43 anni, è già stato consigliere per la sicurezza nazionale di Biden quando era vicepresidente e capo della pianificazione politica presso il Dipartimento di Stato sotto Hillary Clinton, diventando così il suo più stretto consigliere strategico.

“Blinken e Sullivan, due buoni amici con una visione del mondo comune, sono diventati il ​​brain trust di Biden e spesso la sua voce sulle questioni di politica estera. E hanno guidato l’attacco all’idea del presidente Trump di ‘America First’ come principio guida sostenendo che ha solo isolato gli Stati Uniti e creato opportunità e vuoti per i suoi avversari”””, scrive il The New York Times.

Biden dovrebbe anche nominare Linda Thomas-Greenfield come Ambasciatrice presso le Nazioni Unite. Inoltre, Thomas-Greenfield sarà anche parte del Consiglio di sicurezza nazionale, l’organo che consiglia Biden sulle questioni di politica estera.

Blinken è stato al fianco di Biden per quasi 20 anni, incluso un periodo come suo principale assistente alla Commissione per le Relazioni Estere del Senato e successivamente come suo consigliere per la sicurezza nazionale quando era vicepresidente. In quel ruolo, Blinken ha contribuito a sviluppare la risposta americana ai disordini politici e all’instabilità in tutto il Medio Oriente, con risultati contrastanti in Egitto, Iraq, Siria e Libia.

La principale priorità dei prossimi quattro anni sarà ristabilire il ruolo degli Stati Uniti sulla scena globale e il rientro negli accordi e alle istituzioni globali – tra cui l’accordo sul clima di Parigi, l’accordo sul nucleare iraniano e l’Organizzazione mondiale della sanità.

“In poche parole, i grandi problemi che dobbiamo affrontare come paese e come pianeta, sia che si tratti di cambiamento climatico, sia che si tratti di una pandemia, sia che si tratti della diffusione di armi – per affermare l’ovvio, nessuno di questi ha soluzioni unilaterali”, ha detto Blinken all’Hudson Institute a luglio. “Anche un paese potente come gli Stati Uniti non può gestirli da solo”.

A riportare le nomine di Blinkern e Sullivan è stato inizialmente Bloomberg e quella di Thomas-Greenfield è stata riportata da Axios. Successivamente tutti i quotidiani americani hanno confermato la notizia